Asti esporta il vino, le sue ricette culinarie, la sua cultura ma, soprattutto, esporta eccellenze in campo medico, generosità e cura. È infatti da poco rientrato in Italia, dopo due settimane di missione umanitaria in Kenya, il dott. Claudio Ligresti che, nel 2012 insieme ad altri medici fondò la Italian Academy Wound Care, un master unico sul territorio nazionale, nato per insegnare a medici, infermieri e farmacisti, tecniche per la cura di lesioni cutanee di qualsiasi genere.
L’equipe medica di IAWC, capeggiata dal dott. Ligresti, si è recata nella comunità ecclesiastica Kinangop Catholic Hospital che si trova a nord di Nairobi, una sorta di villaggio che oltre all’ospedale ospita anche una scuola per infermieri, una per i figli dei dipendenti, magazzini e una chiesa”. Un centro gestito dalla diocesi padovana e veronese con personale locale, in cui la scuola di Asti è stata invitata per portare le sue esperienze; in quell’ospedale infatti non esiste ancora un’equipe medica in grado di curare ferite complesse.
L’Italian Academy di Asti è la più importante e migliore scuola al mondo in questo settore tanto che, nell’anno accademico ’24 ’25 che inizierà il 19 novembre a UNIASTISS, parteciperanno docenti provenienti da Arabia Saudita, Stati Uniti, Brasile, Spagna, Inghilterra, Svizzera e, tra questi, il professor Giuseppe Novelli che parlerà di genetica delle ferite.
In Kenya, oltre al dott. Ligresti c’era Manlio Ottonello, chirurgo plastico, che attualmente vive e lavora in Arabia Saudita, “sono state due settimane di visite ambulatoriali, pronto soccorso, interventi chirurgici anche complessi presso l’ospedale di Kinangop – spiega Ligresti, considerato il massimo esperto in Italia in questa materia – durante il periodo abbiamo cominciato a gettare le basi per fare anche lì una Italian Academy Wound Care, terza sede di questa scuola che si trova già in Svizzera e prossimamente in Brasile,
Infine essendo stato invitato anche come “visiting professor”, ho tenuto diverse conferenze all’università”. In Kenya la cura delle ferite complesse è uno dei trattamenti più importanti in quanto, tra le patologie più frequenti ci sono le ustioni o le cicatrici dovute a incidenti sia stradali che sul lavoro.
“Durante la missione – aggiunge il chirurgo – abbiamo curato pazienti con ferite complesse ma anche con cicatrici da ferite complesse, danni che impedivano una vita normale, in certi casi addirittura di muoversi e impossibili da trattare sia per mancanza di personale esperto che per i costi proibitivi della sanità africana che è per lo più privata”. Durante la loro permanenza il dott. Ligresti e il dott. Ottonello con la loro equipe, hanno operato gratuitamente oltre cinquanta persone permettendo ai pazienti un ritorno alla normalità”.
Con la nuova sede in programma, sarà dunque possibile insegnare a medici e infermieri del posto come gestire queste patologie “E’ iniziato un ciclo, – commenta Ligresti – un progetto in cui ci sarà continuità”, una iniziativa generosa dove anche il nome di Asti varcherà i confini non solo della regione e della nazione ma anche del continente.
“Ancora una volta è stata una grande emozione – conclude Claudio Ligresti – poter ridare il sorriso sia alle persone che abbiamo curato che a quelle impazienti di iniziare al più presto il corso, unico modo per far fronte a questi problemi”.