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Attualità, Sport

Asti, fantini e cavalli: Comitati al lavoro e già numerose le scelte effettuate

Le dirigenze hanno lavorato con intensità negli ultimi mesi e la situazione riguardo all‘allestimento delle varie accoppiate è andata via via delineandosi

Via alla stagione

Inizieranno a marzo le riunioni di corse e gli appuntamenti legati alle prove di addestramento dei vari Palii d’Italia. Le dirigenze astigiane hanno lavorato con una certa intensità negli ultimi mesi e la situazione riguardo all’allestimento delle varie accoppiate nei Borghi, Rioni e Comuni è andata via via delineandosi.

Baldichieri e Chiavassa, avanti tutta!

Sarà Palio a 21 il prossimo: un ritorno al passato che vedrà la disputa di tre batterie: ognuna promuoverà alla finale i primi tre classificati. Nel 2019 furono assegnati due Drappi, opera del Maestro Paolo Bernardi, e ad aggiudicarseli furono il Comune di Baldichieri ed il Rione Cattedrale. E proprio da questi due Comitati ripartiamo nella nostra disamina in ottica 6 settembre 2020. Baldichieri riproporrà quale fantino il vittorioso Mattia Chiavassa: nella sua bella e fornita scuderia senese il fantino di origini cuneesi dispone di esemplari di tutto riguardo. Il mezzosangue che porterà al canapo potrebbe uscire di lì, anche se non sono da escludere percorsi alternativi per individuare il soggetto ad hoc.

Cattedrale: Pes ci riprova. Castell’Alfero ripunterà su Fais

La Cattedrale ha ovviamente confermato Dino Pes, detto Velluto, autore di una strepitosa “performance” su Ribelle da Clodia lo scorso 1° settembre. Oltreché eccellente fantino Pes è un signor preparatore ed allenatore e saprà certamente presentarsi ad Asti con il cavallo giusto per puntare al bis. Battuto d’un soffio nel 2019 dopo aver cullato a lungo il sogno della vittoria, Castell’Alfero ripartirà da Gianluca Fais, detto Vittorio. Qui Pro Quo si è mostrato eccellente soggetto, ma vedremo in ottica futura quale saranno le scelte della dirigenza guidata da Fabrizio D’Agostino.

San Damiano, garanzia Piras. Sorpresona a Montechiaro?

San Damiano proseguirà il proprio rapporto con Stefano Piras, detto Scangeo, convincente l’anno passato al debutto. Anche nel 2020 il cavallo dovrebbe provenire dalla fornitissima scuderia di Giovanni Atzeni. Montechiaro appare invece intenzionato a cambiare strada riguardo alla monta. Ridotte infatti le “chances” di conferma per Alberto Ricceri, mentre si fa strada un’opzione davvero sorprendente che riporterebbe ad Asti un fantino da diversi anni assente da Piazza Alfieri.

Comuni: Nizza ambiziosa, Moncalvo e Canelli in attesa di scegliere

Non ha ancora deciso la monta Moncalvo: Filippo Raimondo ed il suo Comitato stanno valutando diverse possibilità. L’anno scorso a montare per gli aleramici fu Giacomo Lo Manto, senza particolare fortuna.
Nizza ha ufficializzato pochi giorni orsono l’ingaggio di un fantino di notevole levatura e dal ricco “palmares”, vale a dire Antonio Siri, detto Amsicora. Canelli, dopo la prova in chiaroscuro dello scorso settembre non appare intenzionato a ridare fiducia a Sebastiano Murtas. Mazzeo sta studiando la situazione e non è da escludere in casa biancazzurra un ritorno di spicco.

Santa Caterina, Torretta e Don Bosco

Eccoci in città. Detto della Cattedrale, doveroso prendere in considerazione Santa Caterina, seconda nel 2019. Non più Pusceddu il fantino, emigrato in altri lidi, ma l’emergente e generoso Adrian Topalli che potrebbe presentarsi con l’affidabilissimo Red Riu. L’accoppiata che spaventa un po’ tutti per la sua caratura tecnica complessiva è quella del Borgo Don Bosco, con Giovanni Atzeni, detto Tittìa, su Ribelle da Clodia. La Torretta non è certo stata alla finestra, rispondendo con la conferma dell’ottimo Silvano Mulas, detto Voglia. Non più su Tiepolo però, ma su Vanadio da Clodia.

Il “Santo”, la “Signora” e San Lazzaro

San Secondo si è accaparrato un’accoppiata di valore assoluto, avendo ingaggiato Valter Pusceddu, detto Bighino, e Ultimo Baio, abbinata giunta seconda nello scorso Palio per Santa Caterina. Santa Maria Nuova, desiderosa di riscatto, ha scelto Andrea Mari, detto Brio, per rilanciare le proprie quotazioni, mentre San Lazzaro, vittorioso nel 2017 (primo anno dei “mezzi”) ridarà fiducia a Giuseppe Zedde, detto Gingillo, al suo settimo anno in gialloverde. Attivissima la commissione corsa: visionati diversi esemplari di elevata caratura.

Conferme a San Paolo, Viatosto, San Pietro e Tanaro

San Paolo rimonterà Federico Arri, detto Ares, è notizia di tre settimane addietro, così come Tanaro offrirà l’ennesima “chance” a Sandro Gessa. Anche qui commissione corsa al lavoro: a disposizione dei tanarini anche la cavalla Zena, quattro anni, acquistata sul finire del 2019. Non cambierà neppure San Pietro: fiducia a Carlo Sanna, detto Brigante, finalista l’anno passato ma con ambizioni decisamente in ascesa in ottica futura. Fantino confermato anche a Viatosto, Alessio Migheli detto Girolamo. Cambierà invece il cavallo: non più Red Riu, rientrato in orbita Topalli, ma un altro soggetto di primissimo piano, già più volte protagonista ad Asti.

Gavino Sanna in biancoverde

Dopo tre anni con Francesco Carìa il Comitato biancoverde di San Martino San Rocco ha cambiato strada ingaggiando Gavino Sanna, al debutto ad Asti. San Marzanotto, chiuso il rapporto con Chiti, si è rivolto ad Andrea Chessa, detto Nappa II, l’anno scorso non presente ad Asti. Ancora nebulosa la situazione in casa San Silvestro: ragionevole però affermare che ben difficilmente sarà di nuovo Massimo Columbu ad indossare il giubbetto oro-argento.

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