Organizzata dagli Alpini
Poco meno di 400 persone ieri sera hanno partecipato alla fiaccolata organizzata dagli Alpini astigiani e dalla loro sezione di Protezione Civile per ricordare i 25 anni dalla terribile alluvione del 1994 che mise in ginocchio mezza provincia.
Il presidente Ana di Asti Fabrizio Pighin, il sindaco Maurizio Rasero, il presidente della provincia Lanfranco con la sua piccola per mano e i rappresentanti delle autorità militari cittadine hanno aperto il corteo davanti alla chiesa parrocchiale di Tanaro. Fra i presenti anche Pier Paolo Boccardo, per molti anni a capo del Comitato Alluvionati per le rivendicazioni di risarcimenti danni.
Un corteo commosso, cui hanno partecipato sia coloro che 25 anni fa c’erano e non hanno dimenticato l’angoscia di quella tragica notte e poi i giorni della disperazione che sono seguiti, sia coloro che allora erano bambini o non erano ancora nati. Perchè ricordare un evento come quello dell’alluvione che ha fatto da “spartiacque” nella storia di questa città e di questa provincia è un dovere di tutti. Anche se, come ha anche giustamente stigmatizzato il sindaco Rasero nel suo intervento molto accorato e genuino, visto che la sua fu una delle famiglie colpite dall’inondazione, forse ieri qualche astigiano in più poteva togliersi le pantofole, alzarsi dal divano, scendere in strada e manifestare non solo la condivisione del ricordo di quell’episodio ma anche rinnovare il ringraziamento per l’enorme lavoro di aiuto dato dagli Alpini e dalle altre centinaia di volontari nei giorni seguenti l’inondazione.
Particolarmente toccante il momento in cui il cerimoniere degli Alpini, Piero Conti, ha letto il nome delle vittime dell’alluvione, fra morti annegati e altri stroncati da malori dovuti alla paura e al dolore per quanto successo: Fiorentino Genovese, Elide Sciutto, Giacomo Garesio, Orsolina Giordano, Pietro Nosenzo, Regina Bosco, Secondina Zappa. Ad ogni nome, un gruppo di giovani di Tanaro ha lasciato andare un palloncino illuminato affidando al buio della notte di 25 anni dopo il ricordo di quel che fu quella fra il 4 e il 5 novembre del 1994.