Il Comitato di cittadini darà battaglia contro la decisione della Curia di Asti e della Coop di costruire un nuovo supermercato al posto del piccolo polmone verde in zona Don Bosco
La battaglia di molti cittadini di Asti contro la costruzione di un nuovo supermercato Coop al posto dell’Oasi dell’Immacolata, in via Conte Verde, avrà un esito analogo a quella contro il teleriscaldamento? E’ presto per dirlo, ma il portavoce del Comitato spontaneo, che in questi giorni sta raccogliendo un numero crescente di adesioni, è Paolo Montrucchio, già tra i portavoce del sodalizio contro la centrale energetica dentro il Cardinal Massaia.
Anche in questo caso il Comitato vuole essere apartitico e trasversale con l’unico fine di bloccare un nuovo insediamento commerciale al posto «di un’area verde di 10.500 mq, con molti alberi di alto fusto – come si legge in una nota stampa diffusa lunedì – utile alla città quanto un parco pubblico al fine di limitarne l’inquinamento e abbellirla. La zona è infatti già gravata oltre misura da traffico stradale ed inquinamento ambientale (atmosferico e acustico) per la presenza, ad esempio, dei Comandi di alcune Forze dell’Ordine, di numerose scuole, dello stadio comunale e dell’ospedale Cardinal Massaia. Un nuovo supermercato, oltre ad essere inutile ed inviso agli abitanti del quartiere, comporterebbe un ulteriore aggravio in termini di traffico automobilistico con conseguente aumento dell’inquinamento ambientale in una zona residenziale. Il Comitato ritiene quindi colma la misura della sopportazione».
L’area è di proprietà della Curia di Asti ed è proprio alla stessa, quindi al vescovo, che il Comitato chiede di non procedere oltre con l’iniziativa «valutando soluzioni alternative di utilizzo della struttura nel rispetto delle volontà dei benefattori che ne fecero dono per finalità sociali, assistenziali e di carità». La richiesta è indirizzata anche alla Coop «affinché si renda conto dell’inopportunità e della non convenienza ad agire contro il mercato con un’iniziativa invisa ai cittadini». In ogni caso, se Curia e Coop non dovessero cambiare idea, il sodalizio confida che la nuova amministrazione comunale neghi le necessarie autorizzazioni impedendo, di fatto, la costruzione del nuovo immobile.
Per questo motivo da parte del Comitato c’è l’invito ai cittadini di aderire alla raccolta firme per dire no al progetto. Gli interessati possono farlo sottoscrivendo in rete il documento che si trova sul portale change.org (“No nuovo supermercato dentro l’Oasi”). I fogli per aderire sono disponibili anche in numerosi negozi e rivolgendosi direttamente al Comitato.
Riccardo Santagati