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Riunione degli ambulanti all'Ascom
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Asti, gli ambulanti chiedono al nuovo assessore al Commercio di tornare in piazza Alfieri “ad anello”

All’Ascom la riunione tra operatori. Il Comune chiede di presentare due progetti su cui fare le valutazioni per sperimentare un altro format già in primavera

“Anello, e anello sempre, e fortissimamente anello”. Parafrasando una celebre frase di Vittorio Alfieri, è un dato di fatto che la stragrande maggioranza degli ambulanti del mercato unificato di piazza del Palio vuole tornare in piazza Alfieri, occupando “l’anello” intorno al parcheggio dove oggi c’è il doppio senso di marcia dei veicoli, ma anche l’isola pedonale. È questa la richiesta, per molti di loro l’unica percorribile, che gli ambulanti hanno portato all’incontro organizzato all’Ascom di Asti e promosso dalla Fiva.

Presenti il nuovo assessore al Commercio Loretta Bologna, il direttore dell’Ascom Claudio Bruno e il vicepresidente della Fiva Elvio Ferrero. Davanti a loro trenta ambulanti che hanno ribadito tutte le criticità dell’attuale format mercatale, spostato dal 3 luglio scorso in piazza del Palio, aprendo un confronto con l’obiettivo di definire, entro un mese, due possibili nuove location mercatali. Di certo nessuna proposta potrà prevedere il ritorno in piazza Alfieri, nel parcheggio, come avveniva fino all’anno scorso. Su questo punto il Comune non intende trattare.

A chiedere agli ambulanti di proporre due soluzioni per spostare le attività che non vogliono più restare in piazza del Palio (dove si lamenta un calo del fatturato e un crollo dei clienti) è stato l’assessore Bologna precisando, però, che nulla sarà «calato dall’alto». «Siamo disposti ad aprire un dialogo con voi, a sperimentare un cambiamento che possa essere a vostro supporto, ma dobbiamo muoverci con cognizione, umiltà, cautela ed essere pragmatici – ha spiegato l’assessore – Occorre percorrere vie che siano condivisibili e non piani campati in aria». Qui è nata la prima grande questione perché, stando a quanto riferito dal rappresentante degli ambulanti, Manuele Zuanazzi, «la soluzione più condivisa è l’anello di piazza Alfieri, come già sperimentato nel 2023 durante il Magico Paese di Natale: c’è già una planimetria, il parcheggio centrale resterebbe libero e ci starebbero ottanta banchi. In piazza Alfieri, tra i negozianti del commercio fisso e gli operatori del Mercato Coperto, quasi tutti chiedono il ritorno del mercato dov’era prima. In piazza San Secondo, invece, nessuno lo vuole stando a un sondaggio che abbiamo fatto».

Gli ambulanti vogliono tornare in piazza Alfieri, disponendosi ad anello. Il Goia, che ne rappresenta un gran numero, non vede altre possibili soluzioni e ha già detto di essere contrario a location alternative. Ma l’amministrazione Rasero potrebbe fare retromarcia a poco più di sei mesi dall’inizio della sperimentazione sconfessando, di fatto, tutto quello che ha sostenuto negli ultimi tre anni? Se lo facesse, come chiesto dagli ambulanti, significherebbe che l’intero piano di accorpamento in piazza del Palio, fortemente sostenuto non solo dall’Ascom, ma anche dall’ex assessore al Commercio Mario Bovino, sia stato un clamoroso errore sotto tutti i punti di vista. «Distribuire i banchi nell’anello di piazza Alfieri era stata una mia proposta di dieci anni fa, – ha poi spiegato l’assessore – ma oggi in piazza Alfieri c’è un parcheggio e si svolgono le manifestazioni di luglio, oltre al Palio. Quindi anche per voi la scelta dell’anello non è ottimale perché in ogni momento dovreste spostarvi. Scegliete luoghi dove non ci sono manifestazioni; cogliete l’occasione, ci prendiamo un mese da oggi. Vorrei arrivare per la primavera a darvi questa possibilità, ci tengo a darvi una mano e non voglio prendervi in giro».

Se non sarà l’anello, l’altra proposta che gli ambulanti dovranno presentare all’Ascom e al Comune, entro il 28 febbraio, sarà lo spostamento in un’area della Ztl compresa tra piazza San Secondo, piazza Statuto, via Cavour e via Garibaldi. Qualcosa di simile era già avvenuto in passato, in occasione di due Palii, ma per il Comune non era una proposta fattibile due volte alla settimana. A confermarlo è stato il direttore dell’Ascom Claudio Bruno che si è detto disponibile al confronto, ricordando, però, «che prima di tutto bisogna fare delle valutazioni sulla sostenibilità di qualsiasi proposta e che, comunque, il settore del commercio sta passando un momento di crisi generale». Come dire: la crisi e i mancati incassi denunciati dagli operatori di piazza del Palio potrebbero non risolversi solo con uno spostamento in centro.

Certo che, a sentire gli ambulanti presenti alla riunione, il format del mercato unificato si sarebbe rivelato, per molti, una sciagura. Particolarmente significativa la storia di uno di loro, presente all’incontro, che in lacrime ha detto di aver restituito le licenze dopo 40 anni di lavoro, a meno di 3 anni dalla pensione, restando senza un reddito. Per lui i colleghi hanno chiesto, nel ritorno in centro, che il Comune gli restituisca, gratis, le licenze. Altri hanno invece contestato le priorità dell’amministrazione comunale rispetto alle esigenze degli ambulanti: «Prima di pensare ai concerti, alle manifestazioni, alle piste ciclabili e alle feste, pensate a 300 famiglie che state mandando a quel paese. State rovinando tutto, la città sta sprofondando. Chiudiamo tutti e fa male sentire che le nostre attività vanno a terra per fare spazio ai concerti». Un altro operatore ha puntato il dito contro lo stesso Claudio Bruno accusandolo «di essere uno degli artifici del progetto di spostamento in piazza del Palio». Accuse alle quali Bruno ha risposto ricordando che «quanto deciso è stata una scelta condivisa, di tutte le associazioni di categoria e del Comune, non di Claudio Bruno».

Ma è emerso anche un altro problema, al di là di definire la nuova location. Si tratta della graduatoria che dovrebbe servire a decidere quali banchi potranno avere un posto nel nuovo format sperimentale. Fiva ha già annunciato che tutti coloro che lo desiderano dovrebbero avere diritto di spostarsi da piazza del Palio, ma la scelta dei posteggi dovrebbe avvenire tramite una graduatoria: quella attualmente in vigore? Un’altra? E se gli spazi non fossero sufficienti per tutti, chi dovrà rinunciare? Non è ancora chiaro. È già definito, invece, che i banchi di ortofrutta e alimentari non saranno interessati dall’eventuale spostamento in centro, ma da una nuova ridistribuzione e ottimizzazione degli spazi in piazza del Palio.

[foto Ago]

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