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Il caso

Asti, gli autovelox abbattuti in tangenziale scatenano la gioia del popolo del web

Ma dalla Provincia arriva il commento amaro della consigliera Macchia: «È inquietante che si festeggi per un reato»

“Santi subito”, “Bravissimi”, “Era ora che la gente si ribelli”, “Se non lo faceva qualcuno lo avrei fatto io, tutta la mia stima”, “Chiunque tu sia. Grazie”, “Eroi”, “92 minuti di applausi”, “Premio Nobel”. Sono solo alcuni dei commenti postati sulla pagina Facebook de La Nuova Provincia sotto la notizia dell’abbattimento degli autovelox fissi che erano stati installati, in estate, sulla statale 231 (tangenziale di Asti).

Un tripudio di applausi e soddisfazione davanti a un evidente crimine che ha provocato un danno economico, quantificato intorno a 50.000 euro, a un bene pagato dai contribuenti astigiani. Ma, davanti all’abbattimento, con l’uso di un flessibile e per mano di ignoti, dei due autovelox voluti dalla Provincia di Asti su una delle strade più trafficate del capoluogo, la maggioranza dei lettori ha festeggiato complimentandosi con i responsabili del fatto.

Solo poche voci fuori dal coro hanno tentato di riportare la discussione nella giusta prospettiva parlando di atto ingiustificabile, un crimine da condannare senza indugi anziché celebrarlo come una vittoria in Champions League. Quegli autovelox fin da subito erano stati accolti da un coro di critiche da parte degli automobilisti che, in larga parte, li consideravano solo un modo per fare cassa e del tutto inutili al fine della sicurezza. Insomma, un caso limite che ha fatto montare la rabbia tra gli automobilisti i quali hanno visto la “caduta” dei dispositivi come una rivalsa, soprattuto se sono stati tra quelli multati dopo l’attivazione del sistema.

Ci vorrà circa un mese per il ripristino delle postazioni distrutte (che comunque sono assicurate), ma nel frattempo c’è un commento che sintetizza il sentire di molti. È quello dell’ex assessore ed ex consigliere comunale della Lega Pierfranco Verrua: «Quando un reato come questo desta così tante approvazioni, i politici ed amministratori dovrebbero riflettere se stanno facendo il volere degli elettori o altri interessi». Commento al quale è stata data una replica altrettanto significativa da un altro lettore: «Temo che sia soltanto il segno di una profonda decadenza culturale e civica».

Di tutt’altro avviso rispetto alla maggior parte dei commenti sui social è la consigliera provinciale e sindaco di Villafranca Anna Macchia. «Festeggiare per un reato è davvero inquietante, ma soprattutto ci tengo a sottolineare che la Provincia non fa cassa con quegli autovelox perché tutti gli introiti delle multe vengono usati per migliorare la sicurezza delle strade. Inoltre – aggiunge – basterebbe rispettare il limite di velocità dei 90 Km/h e il Codice della Strada per non essere multati. Senza considerare che la Provincia ha installato i due autovelox proprio a seguito di vari incidenti avvenuti nel corso del tempo». Da parte della consigliera provinciale e del presidente della Provincia Maurizio Rasero nessun passo indietro: «Ci sono delle indagini in corso per cercare di identificare e punire i responsabili, ma i velox saranno ripristinati entro una ventina di giorni».

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2 risposte

  1. I 50000€ era meglio spenderli per ripristinare la seconda corsia in tangenziale.

  2. Mi associo a chi chiede il ripristino totale della tangenziale prima ancora di reistallare gli autovelox sia l’ANAS che la provincia di facciamo un buon esame di coscienza !
    Nelle ore di punta si formano code molto pericolose che in qualche modo hanno già provocato incidenti e forse anche dei morti(mi riferisco alle 2 persone che sono morte il quel tratto in sella ad uno scooter nei mesi scorsi)!
    Poi con tutti i santi crismi rimontate gli autovelox che comunque faranno il loro buon lavoro!…una semplice e sana riflessione.

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