Rifiuti ingombranti da smaltire
Tre mesi chiusi in casa passati a impastare pane, torte, cantare dai balconi, vivere sui social ma anche a pulire ogni angolo approfittando dello stop.
E, per forza di cose, ogni famiglia ha accumulato montagne di rifiuti di ogni genere da portare allo smaltimento in ecocentro.
Lunghe code per entrare
Nasce da questi tre mesi di blocco il serpeggiante malcontento degli utenti dell’ecocentro di via Ceca che si sono trovati a fare lunghe code per attendere il proprio turno per scaricare le auto di quanto era stato accumulato durante il grande svuotino della pandemia. E per molti i viaggi all’ecocentro sono stati numerosi proprio per riuscire a buttare via tutto.
Alcuni arrivano due ore prima dell’apertura
Numerose sono state le segnalazioni arrivate in redazione, così venerdì mattina siamo andati a vedere di persona cosa stesse capitando.
Scoprendo che si stava vivendo una situazione simile al “tempo zero” dell’ospedale di Asti dove le persone arrivavano ore prima dell’apertura pur di essere fra i primi a passare.
Così accade anche in via Ceca dove il primo della fila, davanti al cancello dell’ecocentro gestito da Asp, ha rivelato di essere lì in coda dalle 6,45, quasi due ore prima dell’apertura dell’impianto.
Nuove regole anticontagio
A rallentare il tutto vi erano anche le nuove regole imposte per rispettare le norme anticontagio: solo due utenti per volta all’interno della piattaforma, ovviamente tutti muniti di guanti e mascherine e impossibilità di fare assembramento in coda, quindi ognuno sulla propria auto senza poter scendere e fare due chiacchiere per far passare il tempo.
Può scaricare una persona sola
Inoltre è consentito ad una sola persona per autovettura scendere a scaricare i rifiuti e questo complica la vita a persone più anziane e malferme e a coloro che hanno rifiuti ingombranti e pesanti di cui disfarsi.
Con fuori la coda che, nella parte centrale della mattinata, si allunga fin sotto il ponte della ferrovia.
Il fronte sindacale
E dopo un po’ l’attesa scalda gli animi e innervosisce gli utenti; un’atmosfera tesa cui devono far fronte, ogni giorno, gli operatori Asp addetti all’ecocentro.
Rinaldo Bussolino, Rsu della Cgil racconta di turni massacranti «peggiorati dal fatto che, proprio in questo momento di grande e continuo afflusso, è stato deciso il trasferimento del responsabile e si assiste all’avvicendamento di colleghi che, pur con tutta la buona volontà, qui non hanno mai lavorato e dunque non hanno quegli automatismi utili a far marciare tutto più in fretta».
Da ieri l’Asp ha prolungato l’orario
Una situazione alla quale l’Asp ha posto un primo rimedio prevedendo da ieri fino a domani che l’Ecocentro rimanga aperto con orario continuato dalle 8,30 alle 17,30 mentre venerdì e sabato dalle 8,30 alle 14. Un allungamento di orari che dovrebbe consentire di smaltire una buona parte dei continui arrivi di utenti con rifiuti da conferire anche se le code ancora non sono smaltite. Inoltre è stato raddoppiato il numero di utenti presenti contemporaneamente in piattaforma: da due a quattro.
Rimane vietato l’accesso a piedi, obbligatorio il distanziamento sociale di un metro tra le persone e rimane consentito lo scarico ad una sola persona per auto.