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Attualità
L’appello

Asti, i suoi “assi” della boccia paralimpica senza palestra per allenarsi per le Paralimpiadi di Parigi

Chiuso il Pala Bosca non riescono ad avere un altro luogo per i 3 allenamenti settimanali necessari per preparare l’accesso alle Paralimpiadi

Giulia Marchisio, Matteo Tosetti, Luca Pilati e, presto, Pierluigi Lai: fanno parte della squadra di boccia paralimpica Don Bosticco, tutta astigiana, che sta raccogliendo risultati sportivi di grande eccellenza a livello nazionale e internazionale.
Loro quattro, con una tenacia che la disabilità (per qualcuno anche molto grave) non è riuscita a scalfire, stanno portando il nome di Asti ai massimi livelli di quel settore sportivo con l’obiettivo, possibile, di accedere alle Paralimpiadi di Parigi 2024.
Bravi e famosi. Nonostante Asti.
Già, perchè proprio ora che gli atleti dovrebbero intensificare i loro allenamenti settimanali, sono rimasti senza palestra per preparare i tornei di accesso alle Paralimpiadi.
Per la prima volta, da anni a questa parte, non hanno spazi per potersi allenare. «Fino all’anno scorso – racconta Giulia – gli uffici sportivi del Comune avevano concesso l’utilizzo della palestra Dalla Chiesa e del Pala Bosca (ex Palazzetto dello Sport) per 3 allenamenti settimanali. Ma dal 9 settembre scorso la situazione è cambiata».
Il Pala Bosca è chiuso per ristrutturazione e alla Dalla Chiesa non c’è mai posto. In due mesi sono stati concessi solo due accessi occasionali alla palestra della scuola Cagni.
«E noi non sappiamo dove allenarci e dove prepararci» prosegue Giulia Marchisio, attualmente seconda nel ranking nazionale per la categoria BC3 insieme a Luca vice campione regionale BC1 e Matteo Tosetti primo nel ranking nazionale per la BC4.
Giulia è l’unica che gioca con l’ausilio di una speciale rampa di lancio; gli altri compagni di squadra, pur spostandosi su una sedia a rotelle, hanno un controllo di braccia e mani sufficiente a lanciare la boccia senza sostegni.
Cosa serve a questa piccola ma straordinaria squadra astigiana?
Serve una palestra, anche piccola, con soffitto basso, per 3/4 allenamenti a settimana. Serve una pavimentazione in sintetico in piano per poter perfezionare la precisione dei tiri. Il campo da gioco e da allenamento misura 12,5 per 6 metri.
A giugno era stata fatta richiesta all’amministrazione comunale per la concessione di palestre ma i ragazzi della boccia paralimpica ne sono stati esclusi.
Tutta questa vicenda è stata diffusamente spiegata ed argomentata in un interrogazione dei consiglieri Mario Malandrone, Mauro Bosia e Vittoria Briccarello al sindaco e alla Giunta.
Le Paralimpiadi sono dietro l’angolo e assolutamente alla portata degli atleti astigiani ma senza posto in cui allenarsi, questa magnifica storia è destinata a finire

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