L’attesa è durata qualche settimana, ma alla fine i ragazzi del Servizio Civile Universale, che lavorano per il Comune di Asti, riceveranno con un solo bonifico i loro rimborsi di giugno e luglio. Il caso era scoppiato a fine luglio quando, dopo non essere stati pagati entro il 30 del mese, i ragazzi avevano chiesto l’intervento del nostro giornale.
Ammonta a 444 euro il rimborso previsto per i volontari (per loro non c’è un vero stipendio), ma il 10 luglio chi avrebbe dovuto caricare i loro dati sulla piattaforma ministeriale, da cui poi vengono autorizzati i pagamenti, non era riuscito a farlo perché assente per malattia.
In Comune, all’assessorato ai Servizi Sociali, sono due le persone che hanno l’autorizzazione a caricare “le presenze” dei volontari sulla piattaforma; entrambe, a luglio, erano state a casa per malattia proprio nei giorni in cui avrebbero dovuto effettuare la procedura. La comunicazione al Ministero era stata perciò fatta con qualche giorno di ritardo; pochi, ma abbastanza fuori tempo massimo per congelare i rimborsi di un mese.
Una situazione che aveva fatto arrabbiare i giovani i quali, al di là di come viene tecnicamente chiamato il rimborso (per loro lo stipendio), l’avevano vista come un’ingiustizia dal momento che il lavoro era stato fatto e si aspettavano di ricevere il compenso.
Il Comune aveva anche chiesto al Ministero di autorizzare il pagamento fuori tempo massimo. Che sia stata questa comunicazione o meno a smuovere lo stallo, alla fine il caso si è risolto. I ragazzi del Servizio Civile Universale riceveranno i soldi di giugno e luglio il 19 agosto, questa volta addirittura in anticipo rispetto ai tempi canonici del mese.