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Il caso

Asti, il caso dell’antenna sul tetto di un condominio: «Decisione di pochi»

Una lettrice ritiene che scelte di questo tipo debbano essere “allargate” anche ai vicini

Una vicenda che solo apparentemente sembra attenere alle questioni di un solo condominio.
E’ quella che viene riferita, in una lettera al giornale, da Elisa Rampazzo e riguarda un palazzo di corso Matteotti angolo via Omedè, il condominio Casa Rocca. Convocazione di assemblea a fine luglio con un solo ordine del giorno: deliberare l’affitto del tetto del condominio alla compagnia telefonica Iliad per l’installazione di un ripetitore. Il condominio ci guadagna circa 10 mila euro l’anno per 15 anni.
«Ma è giusto che un condominio possa decidere le sorti di un intero quartiere?» si chiede Elisa Rampazzo, particolarmente informata e sensibile ai temi di sostenibilità ambientale e salute pubblica.
«Un’assemblea convocata senza preavvisi, quando molti erano già in ferie e non ne sapevano nulla con la partecipazione di poche persone».

Che però contano. O meglio, contano i loro millesimi tanto che, a fronte di votazione, sono bastati 4 favorevoli (proprietari che, peraltro, vivono altrove) contro i 3 non favorevoli e 2 astenuti per approvare la delibera di affitto.
«Non importa se non sappiamo quali effetti avrà sulla salute nostra e dei nostri vicini. Quello che conta è il contratto, serio, che ci tuteli e, soprattutto conta il canone di locazione».
Per la lettrice non dovrebbe essere permesso decidere su un’installazione così impattante e ancora così controversa, alla luce dei primi studi sulle conseguenze dovute all’inquinamento elettromagnetico.

«Una decisione così importante non andrebbe presa almeno dall’intero isolato che nei prossimi anni vivrà sotto l’antennone? E’ vero che gli eventuali effetti dell’inquinamento elettromagnetico si vedranno solo nel lungo periodo, ma personalmente non me la voglio prendere l aresponsabilità di una scelta che non riguarda solo un palazzo».
Anche il fatto che chi ha votato di affittare sia proprietario ma non residente, secondo la lettrice è un’ingiustizia. «Andavano informati e interpellati tutti gli abitanti del palazzo cui andava spiegato bene cosa si vuole fare su quel tetto».
E si parla di una trentina di famiglie per altrettanti alloggi.

Chi ha votato contro ha chiesto di rivolgersi ad un legale per valutare tutti gli aspetti del contratto che Iliad vuole firmare con il condominio e con un altro di corso Torino, altro punto in cui è prevista l’installazione di un’antennona sul tetto di un palazzo.
Dal suo parere deriverà l’eventuale possibilità di ritornare sulla decisione.
«Mi auguro che qualcosa vada storto e che non si proceda con l’installazione dell’ennesimo antennone (tra l’altro, non ne abbiamo già abbastanza?) e che tra i lettori ci sia qualcuno che ne sappia più della sottoscritta e possa intervenire».

[foto Billi]

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