Ad Asti, a Palazzo Mandela, l’assessore ai servizi sociali Mariangela Cotto ha incontrato Marjan Bjeshkza, presidente dell’Associazione AssoAlbania Piemonte, il segretario Artan Sadikaj e le socie Suzana Dani e Valbona Sadikaj.
All’incontro hanno preso parte Roberto Giolito, dirigente dei servizi sociali, e Cristina Gai P.O. del servizio Famiglia, Minori, Adulti e Segretariato Sociale.
L’assessore Cotto ha ricevuto con parole di accoglienza e ringraziamento i rappresentanti di AssoAlbania per essere state risorse indispensabile nei progetti “Dona la spesa” e “Volontariato in Panchina” e per la loro presenza al secondo appuntamento di un percorso attivato per incontrare le associazioni delle diverse realtà straniere e finalizzato a costruire spazi d’incontro e di collaborazione.
L’obiettivo del meeting è stato quello di confrontarsi sui bisogni e sulle strategie d’integrazione adottate da parte dei servizi sociali nei confronti dei cittadini delle diverse comunità straniere.
Giolito ha sottolineato, che in un momento di crisi economica e sociale come quello di oggi, in cui le richieste di aiuto sono aumentate, riuscire a creare un’assistenza condivisa potrebbe garantire una risposta a quelle situazioni alcune volte molte complesse. La proposta è stata condivisa dai rappresentanti di AssoAlbania che si sono impegnati ad individuare un referente all’interno della propria associazione che possa fare da ponte tra i servizi sociali e la comunità albanese presente sul territorio.
Cristina Gai ha ribadito che il supporto dell’associazione nella diffusione corretta delle prestazioni che i servizi sociali offrono, potrebbe creare una rete di sostegno più idonea e utile per intervenire nelle situazioni di maggior fragilità che si possono tradurre in problematiche legate al bisogno abitativo e di minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio.
«Creare ponti di sostegno significa agire nella condivisione degli aiuti – dichiarano il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Mariangela Cotto – favorendo una società che intende rendere il proprio territorio sempre più inclusivo».