Per dirla alla Shakespeare, sull’ipotesi di far atterrare un termovalorizzatore a Quarto, il secondo del Piemonte, c’è stato “molto rumore per nulla”. Dalle ultime notizie giunte al Comune di Asti da parte dell’Agenzia Regionale dei Rifiuti, il terreno identificato, nel Pip di Quarto, per ospitare l’eventuale polo di lavorazione dei rifiuti non è abbastanza grande: circa 55.000 mq rispetto agli almeno 80.000 mq che sono necessari.
A questo punto l’amministrazione attenderà la risposta ufficiale dell’Agenzia che, salvo colpi di scena finali, “casserà” definitivamente la candidatura di Asti ad accogliere il nuovo inceneritore. In pista resterebbero le proposte alternative: costruire una nuova linea di lavorazione al termovalorizzatore del Gerbido di Torino, oppure un nuovo impianto a Ghemme (anche in questo caso ipotesi molto remota).
«Personalmente sono favorevole ai termovalorizzatori di nuova generazione per i vantaggi che danno ai territori che li ospitano, in termini di abbattimento dei costi della Tari, produzione di energia e anche perché, entro il 2035, le discariche potranno solo più ospitare al massimo il 3% dei rifiuti prodotti – commenta l’assessore all’Ambiente e presidente del Cbra Luigi Giacomini – Ma l’atto di candidatura che abbiamo presentato all’Agenzia regionale è stato ricognitivo dal momento che non c’è un progetto per quel terreno, una fattibilità o altro. Per questo non capisco l’allarmismo che si è creato, con tanto di assemblee già convocate, contro qualcosa che non esiste».
L’amministrazione Rasero attenderà, qualche settimana o un paio di mesi, che arrivi la risposta ufficiale anche se sembra che la partita per il termovalorizzatore sia finita prima ancora di iniziare. Salvo che il Comune acquisti ulteriori terreni nella zona del Pip Quarto e che l’Agenzia, per qualche ragione, decida comunque di puntare su Asti, il termovalorizzatore non sorgerà a Quarto.
Ma, nonostante le novità, il fronte del no conferma le riunioni con la cittadinanza già in programma per giovedì sera, alle 21, a Quarto e venerdì, sempre alle 21, a Castello di Annone. Un ulteriore confronto si svolgerà sabato 25, alle ore 10, al foyer delle Famiglie di via Milliavacca.
[nella foto il termovalorizzatore del Gerbido di Torino]