A meno di un mese dal sopralluogo eseguito in frazione Quarto Inferiore voluto dal Prefetto di Asti, Claudio Ventrice, il sindaco Rasero gli ha inviato la richiesta formale per l’installazione di un autovelox fisso sul rettilineo del concentrico.
Ma la lettera non contiene solo la richiesta per Quarto. Sono cinque i punti sotto la giurisdizione del Comune di Asti per i quali Rasero chiede l’autorizzazione del Prefetto a mettere l’autovelox fisso.
Oltre a Quarto, viene chiesto per Strada Laverdina, da via Fregoli in direzione di corso Ivrea, nel rettilineo dopo l’incrocio con via Giuntelli. E poi in via Cuneo, da corso Savona verso il mercato ortofrutticolo prima di via Pisa; al Torrazzo, sul rettilineo arrivando da Asti prima della farmacia. E poi ancora in frazione San Marzanotto Piana, tra via Boccanera e strada Stangona in direzione di Isola d’Asti.
Una richiesta che non stupisce chi aveva assistito all’incontro congiunto a Quarto cui avevano partecipato tutti i componenti del “tavolo tecnico” che il Prefetto aveva istituito dopo aver raccolto l’appello dei residenti della frazione, esasperati dai continui incidenti avvenuti nel tratto in mezzo alle case a causa dell’alta velocità e dopo l’investimento della parrucchiera mentre attraversava la strada da parte di un operaio che appena quattro mesi prima era andato a sbattere, con altra auto (distrutta) nel muretto di una delle abitazioni che si affacciano sul rettilineo.
Il sindaco Rasero, in quell’occasione, si era detto disponibile all’installazione degli autovelox e al reperimento in bilancio dei fondi necessari eccependo però che quello di Quarto non era l’unico punto “critico” della viabilità cittadina e che dunque, se autorizzazione doveva esserci, doveva riguardare anche gli altri per i quali riceveva lamentele dai cittadini.
E il Prefetto, in quell’occasione, aveva risposto che se un autovelox fisso poteva riportare sicurezza in alcuni punti pericolosi della circolazione e se ci fossero state le condizioni di legge, lui era pronto ad autorizzarli.
La lettera con la richiesta di autorizzazione al Prefetto è partita la scorsa settimana e ora passerà al vaglio degli uffici prefettizi che dovranno verificarne la compatibilità con le norme del Codice della Strada.

(Nella foto il sopralluogo del Prefetto con il resto dei componenti del tavolo tecnico per Quarto)