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Camera ardente Paolo Morra
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Asti, in Consiglio comunale la toccante commemorazione del Segretario generale Paolo Morra

L’uomo è deceduto improvvisamente martedì pomeriggio, negli uffici di Palazzo Mandela, poco dopo aver terminato la riunione di Giunta. In Provincia si è aperta la camera ardente

Il Consiglio comunale di Asti, che si è svolto ieri sera, ha voluto commemorare la figura del Segretario generale del Comune e della Provincia, Paolo Morra, 64 anni, deceduto improvvisamente martedì pomeriggio per un malore mentre si trovava negli uffici di Palazzo Mandela. Una morte che ha scosso tutti, tra cui molti dipendenti ancora presenti sul luogo di lavoro al momento del decesso. In aula è stato osservato un minuto di silenzio per rendere omaggio all’uomo, al professionista e all’amico che molti consiglieri avevano trovato nella persona del Segretario.

Il presidente del Consiglio, Federico Garrone, ha espresso lo smarrimento dell’assemblea di fronte a una perdita così improvvisa, sottolineando la statura professionale e umana del dottor Morra: «Quello che è capitato in questi giorni è semplicemente inspiegabile, se non col mistero della vita. Paolo era un amante della vita, una persona a modo, molto preparata, ma anche un grande appassionato di moto e, in particolare, della Vespa». Garrone ha voluto ricordare il suo ultimo incontro professionale con Morra, avvenuto poche ore prima della tragedia, evidenziando il suo rigore e la sua dedizione al lavoro: «Martedì abbiamo passato un’ora e mezza assieme ad analizzare il regolamento, a ragionare sulla richiesta dei colleghi di minoranza del Consiglio comunale aperto sul Palio e su cosa bisognava fare». Garrone ha quindi rimarcato come il dottor Morra abbia lavorato fino all’ultimo minuto per il Comune, per garantire il funzionamento dell’istituzione e della democrazia nell’aula consiliare.

Il sindaco di Asti e presidente della Provincia, Maurizio Rasero, ha tracciato un ritratto di grande professionalità e integrità: «Il dottor Morra, con il quale mi confrontavo ogni giorno, ha fatto il suo mestiere, l’ha fatto nel migliore dei modi. Dava sempre un punto di vista il più oggettivo possibile, lasciandoti poi la possibilità di valutare con le tue opinioni». Rasero ha ricordato l’ultima Giunta di martedì, terminata insolitamente prima perché c’erano altre riunioni programmate in Comune. Impegni ai quali anche Morra ha partecipato e durante i quali si è poi assentato per andare ai servizi dov’è stato trovato privo di vita.

Un ricordo personale è poi stato tracciato dalla consigliera comunale Maria Ferlisi: «Ci incontravamo spesso facendo la spesa – ha detto Ferlisi – Sovente mi diceva quali acquisti aveva fatto da portare a cena a sua mamma dalla quale, di tanto in tanto, si fermava a mangiare e dormire. Era proprio un ponte tra di noi e lo distinguevano la sua educazione, la sua cordialità e la capacità di ascoltare tutti». Da parte del consigliere Denis Ghiglione, un ricordo a nome del gruppo consiliare  e la sottolineatura che, quanto accaduto, «fa capire quanto le arrabbiature, i momenti di difficoltà, le parole a volte siano labili».

Intanto, questa mattina, è stata aperta la camera ardente nell’ex sala del Consiglio provinciale. Oggi sarà possibile portare l’ultimo saluto al Segretario generale fino alle ore 18; domani dalle 8.30 alle 10 quando la salma sarà portata a Cossombrato per le esequie che si svolgeranno a partire dalle 10.30. Morra lascia la moglie Daniela, i figli Gabriele e Andrea, la mamma, il fratello e la sorella.

[nelle foto la camera ardente del Segretario generale Morra allestita in Provincia – Foto Billi]

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