Oggi, giorno del Santo Patrono di Asti, si è rinnovata la tradizione della “minestra dei poveri”. Terminata la funzione della consegna del Palio alla Collegiata di San Secondo, in una piazza illuminata dal sole, la Pro Loco di Castiglione ha distribuito ai presenti la “minestra dei poveri”, antica usanza medievale con la quale le chiese e le congregazioni intervenivano in aiuto dei meno abbienti. Un atteggiamento benefico che si trasformò in consuetudine nei secoli XVII e XVIII.
Soprattutto le chiese e le confraternite intervenivano in sostegno di coloro che non riuscivano a sfamarsi, dando loro, almeno in occasione delle principali giornate di festa, la possibilità di nutrirsi con un piatto caldo. E, puntuale come sempre, è arrivata nel giorno di San Secondo la distribuzione della minestra.
Una lunga coda di persone ha atteso con pazienza il proprio turno, per gustare una zuppa di fagioli e legumi precedentemente messa sul fuoco in capienti pentoloni. A dare il via alla distribuzione, per tradizione consolidata, sono stati il sindaco di Asti Maurizio Rasero e il parroco della Collegiata don Andrea Martinetto.
Il clima accettabile ha favorito la presenza ai tavoli di un gran numero di astigiani (e non). Anche numerosi turisti, come accaduto negli anni addietro, hanno assaporato la zuppa, incuriositi e “catturati” dalla bontà e dalla semplicità del piatto da gustare. Tra i presenti alla distribuzione anche alcuni delegati cinesi che questa mattina hanno assistito alla firma del gemellaggio tra Asti e la città di Nanyang.
[fotoservizio Ago]