Il nuovo hub della campagna di vaccinazione antiCovid sarà aperto in via Guerra in un edificio che la Banca di Asti ha voluto concedere all’Asl, gratuitamente, per allestire un nuovo polo operativo. Salvo ripensamenti, la decisione sarà confermata nelle prossime ore. L’hub si trova in via Guerra, nei pressi della grande rotonda che divide il parcheggio della Comdata dal campo nomadi dei sinti.
L’Asl, dopo aver visionato i locali e accertato che fossero adeguati dal punto di vista strutturale, ha dato via libera al loro utilizzo per la campagna di vaccinazione.
«Una volta aperto il nuovo hub – spiega il direttore generale dell’Asl AT Flavio Boraso – è anche nostra intenzione sospendere le vaccinazioni all’interno del Cardinal Massaia, salvo che per alcuni soggetti particolarmente fragili. Il centro vaccinale di via Scotti resterà in funzione, ma il resto dell’attività vaccinale si concentrerà nel nuovo hub».
Con le forze dell’ordine si discuterà, invece, di alcuni aspetti tecnici a cominciare da una possibile vigilanza che probabilmente sarà attivata davanti all’edificio.
Ma l’Asl aveva chiesto la palestra di via Natta
In realtà l’hub di via Guerra sarebbe una seconda scelta perché in un primo momento l’ipotesi più accreditata era stata quella di utilizzare la palestra di via Natta: centrale, con il parcheggio multipiano limitrofo, sarebbe stata perfetta per condurre la campagna di vaccinazione di massa.
L’Asl, in una lettera inviata al sindaco Rasero e alla Provincia di Asti, il 19 febbraio aveva chiesto l’utilizzo della palestra per la campagna vaccinale. Per Rasero non ci sarebbero stati problemi a concederla, salvo che la stessa è di proprietà della Provincia, sebbene data in affitto per 42 ore settimanali ad alcune scuole superiori. Ma sentito il parere dei dirigenti scolastici e d’accordo con l’Ufficio Scolastico Provinciale, è stato chiesto all’Asl di valutare altri siti, al posto della palestra, considerate la difficoltà di trovare un luogo alternativo per svolgere attività motoria. In ogni caso la risposta dell’Ufficio Scolastico Provinciale non escludeva del tutto la possibilità di cedere l’uso della palestra, ma solo «a seguito di un provvedimento formale motivato da parte della Provincia, di utilizzo necessitato per ragioni legate all’emergenza vaccinale» e comunque non oltre il 31 agosto. Da qui la risposta all’Asl da parte del presidente della Provincia Paolo Lanfranco che «pur riconoscendo l’obiettivo primario delle vaccinazioni antiCovid», aveva suggerito «di vagliare soluzioni alternative rispetto all’immobile in questione».
«L’Asl non ci ha più fatto sapere nulla – aggiunge Lanfranco – anche se come Provincia abbiamo dato massima disponibilità a fornire tutti i locali di cui siamo titolari, compreso la sala del Consiglio provinciale».
«Personalmente – aggiunge il sindaco Rasero – ritengo la campagna di vaccinazione prioritaria rispetto al resto e infatti io stesso avrei anche concesso il Teatro Alfieri o qualsiasi altro locale chiesto dall’Asl. Credo che un politico debba anche fare delle scelte coraggiose quando serve».
2 risposte
Logisticamente parlando non si poteva fare scelta peggiore.
E’ ormai noto a tutti che in ogni hub vaccinale occorre un posto di primo soccorso per eventuali reazioni avverse con connessione veloce con strutture di Pronto soccorso.
In questo caso, considerando la posizione dell’immobile direi che non è molto adeguato, anche in considerazione del costante traffico che si può rilevare su corso Alessandria.
Scomodo anche per gli anziani che devono raggiungere il sito, privo o per lo meno scarsamente servito da mezzi pubblici.
Non era preferibile a questo punto una tensostruttura in piazza Alfieri? o il riutilizzo di una parte del vecchio ospedale o della Maternità (luogo mai preso in considerazione per far fronte alla pandemia per un Covid Hospital o Covid Hotel)
Buongiorno
suggerirei l’uso del vecchio ospedale e vista la vastità di locali disponibili si potrebbe allestire non solo come hub per le vaccinazioni ma anche i reparti covid per subintensiva ed intensiva tenuto conto che sussistono già impianti elettrici e d’ossigeno inoltre si potrebbero anche predisporre delle camere per chi non può stare a casa
Si consideri che le ambulanze disporrebbero dell’ingesso del vecchio pronto soccorso
Non sussisterebbe neanche il problema dei parcheggi perché gli ospiti sono in isolamento
Buona vita a tutti