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Asti Insieme: perchè un bando per individuare il nuovo presidente di Gaia Spa?

E’ polemica aperta con il sindaco Maurizio Rasero che ha indetto il bando di ricerca di un nuovo presidente a otto mesi dalla scadenza. Tensioni nel centrodestra?

Perché un nuovo presidente per Gaia Spa quando la scadenza dell’incarico è prevista tra otto mesi? Se lo chiede Asti Insieme in un comunicato-lettera che stigmatizza la decisione annunciata dal sindaco Maurizio Rasero di pubblicare il bando per la ricerca di un nuovo presidente per l’azienda multiservizi il 12 agosto con scadenza il 26 agosto. ”

Quanta fretta! La cosa strana è che l’attuale presidente, dott. Luigi Visconti, nominato dallo stesso Rasero a giugno 2020, ad oggi non risulta dimissionario. Ovvero: Gaia il presidente ce l’ha, scadrà con tutto il C.D.A. fra 8 mesi, quando il sindaco dovrà di nuovo avviare la ricerca del prossimo presidente” dicono.

Analizzando, anche, gli anni di presidenza di Luigi Visconti. “Forse Rasero ha deciso di sostituire velocemente Visconti perchè è stato un presidente inadeguato? Analizzando gli anni della sua presidenza, come emerge dalle informazioni del sito di Gaia, si riscontra l’approvazione di bilanci chiusi sempre in utile, investimenti di circa 40 ML di euro per il rifacimento e l’ammodernamento degli impianti di trattamento e recupero dei rifiuti. Si tratta di investimenti che hanno portato, e ancora porteranno, nuovi posti di lavoro, benefici ambientali e ricchezza al nostro territorio. E poi i numerosi premi a livello nazionale che Gaia ha ricevuto durante la presidenza Visconti, quali, per citare gli ultimi, il “Premio Industria Felix – L’Italia che compete” e il premio EMAS ED ECOLABEL UE 2021 per la Dichiarazione Ambientale, mentre l’impianto di compostaggio ha ottenuto il marchio di qualità del CIC tra i primi in Italia e continua a mantenerlo tuttora” afferma Asti Insieme, promuovendo la presidenza di Visconti.

“Tuttavia per Rasero pare sia arrivato il momento di cambiare” ribattono non senza una vena polemica. Informando che è già partito il toto-nomi, seppur il bando sia ancora aperto, “bruciando” alcuni candidati “nonchè la parte politica che la esprime, dando credito a nuovi disaccordi interni al centrodestra” azzardano.

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