Il dottor Marco Scaglione e la sua équipe della Cardiologia dell’ospedale di Asti hanno restituito una vita normale ad un ragazzo di 26 anni di Verona
Il dottor Marco Scaglione e la sua équipe della Cardiologia dell’ospedale di Asti hanno restituito una vita normale ad un ragazzo di 26 anni di Verona. Un ragazzo che, fin dal ventre materno, aveva dovuto combattere contro una malformazione cardiaca che gli provocava un’aritmia altamente invalidante.
Quando ancora era un feto, per salvarlo i medici somministrarono farmaci alla madre in modo che potessero, attraverso l’assunzione dei nutrienti, arrivare a lui per poterlo curare. Alla sua nascita, e per i successivi sei anni, venne ancora curato con una terapia farmacologica piuttosto massiccia.
All’età di sei anni, i cardiologi decisero di tentare un intervento per eliminare quell’aritmia, che purtroppo non riuscì e portò l’allora bambino, poi diventato ragazzo, ad un calvario con un’assunzione continua di medicinali. Il problema principale era che nessun medico era riuscito ad individuare l’origine della tachicardia, nonostante la famiglia si fosse rivolta a più specialisti peregrinando di struttura in struttura.
Fino a che non sono arrivati ad Asti, dal dottor Scaglione che ha ipotizzato come l’origine fosse dovute ad una “pila elettrica” che scaricava ad elevata frequenza nascosta in un punto del cuore. Deciso un intervento di ablazione al Cardinal Massaia, i cardiologi astigiani hanno individuato il punto preciso del cuore da curare ottenendo il pieno successo grazie anche alle apparecchiature del laboratorio di elettrofisiologia.
«Abbiamo usato una tecnica di mappaggio del cuore ad alta densità – ha spiegato il dottor Marco Scaglione – che siamo stati tra i primi ad avere a disposizione. E’ stato necessario interrompere più volte l’aritmia per vederne l’innesco così da evidenziare cno estrema precisione il bersaglio da colpire. Una volta individuato, “bruciando” in modo preciso quel punto, l’aritmia è “magicamene” scomparsa e tutto questo è stato effettuato completamente senza l’uso di raggi».
«E’ grazie al dottor Scaglione e alla sua équipe che il Cardinal Massaia riesce ad erogare servizi di altissima qualità – ha commentato Ida Grossi direttore generale dell’Asl – La sanità astigiana è quanto mai in salute e abbiamo tutta l’intenzione di proseguire a supportare le diverse strutture evidenziando sempre di più le eccellenze del nostro ospedale».
L’intervento al ragazzo di Verona risale a qualche mese fa ma la notizia è stata divulgata solo ora perchè i medici hanno voluto rivedere a distanza di tempo le sue condizioni per dichiarare che ora è libero da ogni recidiva di aritmia e libero di vivere senza medicine.