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Asti, intitolata a Suor Palmira la “strada sociale” dietro la mensa che ha sfamato migliaia di indigenti

Terminata un’attesa lunga 10 anni. La targa realizzata dai ragazzi dell’Anffass. Le parole affettuose di chi ha conosciuto la straordinaria Figlia di Nostra Signora della Pietà

“Ho avuto fame…e mi avete dato da mangiare”: frase biblica che ha  ispirato e  guidato la vita della Congregazione Figlie di Nostra Signora della Pietà che dal 1932 ha gestito e gestisce per conto del Comune di Asti la Mensa Sociale.

Un’attività di oltre 90 anni i cui primi 53 sono stati condotti con forza e carità da Suor Palmira Bernardi, una donna religiosa che ha visto e vissuto l’evolversi della città di Asti e dei suoi abitanti dal primo dopoguerra al 2009.

Venerdì scorso, per volontà dell’Associazione Il dono del Volo, si è intitolata a Suor Palmira la strada adiacente alla Mensa Sociale. Proprio  “Una strada sociale”, precisa la Presidente Caterina Calabrese, «in cui oltre alla Mensa si incontra la Croce Verde, la Scuola Materna Miroglio, la scuola media  Olga e Leopoldo Jona, impianti sportivi, la sede dell’Associazione Assoalbania, delle Associazione Auser, Pegaso e AISM».

Una strada volutamente arricchita dall’abilità del maestro Ottavio Coffano in cui sono portate alla luce due frasi: “L’umanità è una sola famiglia di volti e colori diversi (Suor Palmira)” e “Ama il prossimo tuo come te stesso” (Mc 12,29-31)”

«Finalmente, siamo qui a festeggiare una lunga attesa» sono state le parole di soddisfazione dell’ideatrice dell’evento,  Mariangela Cotto, che ricorda ai presenti «l’idea di intitolare una delle vie della città a Suor Palmira, era un desiderio di molti subito dopo la sua morte ma si è dovuto aspettare i dieci anni richiesti dal regolamento cittadino e i tre anni della pandemia Covid. Un risultato ottenuto con la collaborazione di molte autorità e volontari che sono qui oggi a ricordarla».

Un evento che ha visto la presenza di molte autorità locali e regionali.

Profonda commozione per le parole della Madre Generale della Congregazione Figlie di N.S. della Pietà, Suor Anna Rosa Miotti, che ha raccontato ai presenti chi era Suor Palmira attraverso i suoi pensieri e le su azioni: «Suor Palmira era una suora rispettosa di tutti, Il suo era un tratto gentile e rispettoso, si rivolgeva all’autorità civile e religiosa con educazione e rispetto come al povero e alla persona talvolta prepotente e poco educata. Mi diceva le persone un po’ difficili non bisogna mai offenderle o trattarle male, anche se lo meritano, ma occorre usare bontà e pazienza. In questo modo si calmano e diventano ragionevoli».

L’intitolazione di questa strada a Suor Palmira si aggiunge ai vari riconoscimenti ufficiali ricevuti in vita, come quello dell’alta Onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica del 1976 e dell’Onorificenza al Merito della Sanità nel 2004.

Il sindaco Maurizio Rasero ha ribadito che durante i 90 anni di servizio delle Suore, tutte le Amministrazioni, indipendentemente dalla posizione politica, ne hanno sempre sostenuto il lavoro e l’impegno attribuendogli un ruolo fondamentale nell’accoglienza dei poveri della città. Inoltre ha sottolineato che destinare una strada a Suor Palmira è la continuazione di un progetto il cui obiettivo è quello di aumentare la percentuale di vie dedicate a grandi donne della nostra città in quanto il 98% delle strade, attualmente, è intitolato a personaggi di rilievo maschili.

La cerimonia si è conclusa con la scopertura della targa di intitolazione della strada a  Suor Palmira, realizzata dai ragazzi dell’Anfass di Asti e con le parole e la benedizione del Vescovo Marco Prastaro.

Per ringraziare i presenti e tutti coloro che hanno in questi anni contribuito al miglioramento strutturale e organizzativo della Mensa Sociale, è stato offerto un aperitivo  dai ristoratori che già in passato hanno sostenuto la Mensa: Piero Fassi (già Gener Neuv), Walter e Roberto Ferretto del Cascinale Nuovo, Mariuccia Ferrero del San Marco di Canelli, Massimiliano Musso di Ca’ Vittoria di Tigliole,  con il coordinamento della Scuola Alberghiera Colline Astigiane e i vini del Consorzio Asti Spumante e del Consorzio del Barbera.

(Fotoservizio Billi)

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