Il Consiglio comunale di Asti ha agito nel rispetto dello Statuto quando ha votato la Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto? In molti se lo stanno chiedendo dopo le dichiarazioni dell’ex sindaco di Asti e avvocato Luigi Florio che ha commentato il caso della cittadinanza data al Milite Ignoto ricordando l’articolo 7 dello Statuto comunale.
Fonte che per l’amministrazione di Asti ha valore di legge, sebbene subordinata ad altre fonti del diritto.
«L’art. 7 dello Statuto del Comune di Asti mi pare chiaro: – ha spiegato l’ex sindaco – “Il Comune può concedere la cittadinanza onoraria a persone, italiane o straniere, non residenti nel Comune di Asti…”. Il Milite Ignoto è una persona? No, è un morto elevato a simbolo. Risiede da qualche parte? No, è sepolto a Roma, ma i sepolti non hanno residenza».
Da qui la discussione sul fatto se sia stato coretto, a livello di Statuto, procedere con la concessione della Cittadinanza Onoraria a un defunto che, una volta morto, avrebbe perso lo status di persona.
L’abbiamo domandato al Segretario Generale del Comune di Asti, Giuseppe Formichella, per sentire il suo parere a riguardo.
«Le cittadinanze onorarie sono riconoscimenti simbolici, – spiega – Aver conferito la Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto rappresenta un atto di alto significato politico, ma da questo non scaturiscono aspetti di particolare rilievo». Insomma, un atto politico, con un valore simbolico molto importante, ma dal quale non nascono effetti di natura pratica. Né si può dire che concedere una cittadinanza onoraria abbia un costo e comunque è intenzione dell’amministrazione Rasero intitolare al Milite Ignoto il parco di piazza Lugano.
Quanto successo con il Milite Ignoto apre una nuova opportunità, fino ad oggi estranea al nostro Comune, che teoricamente potrebbe elevare a Cittadini Onorari altri personaggi morti da anni, se non secoli. Ad esempio Vittorio Alfieri che, pur essendo il più illustre cittadino astigiano, o quantomeno tra i più noti, non è mai stato Cittadino Onorario. A lui hanno pensato la toponomastica e le varie intitolazioni civili, di un liceo e di un teatro.
Lo stesso avvocato Florio, commentando il caso, evidenzia che, così facendo, si potrebbe perfino dare la Cittadinanza Onoraria anche a San Francesco d’Assisi. Ma al di là di tutto ci sarebbe un ulteriore questione: concedere la Cittadinanza Onoraria a un defunto non gli permette di rifiutarla. Un passaggio formale, ma a rigor di logica l’onorificenza dovrebbe essere accettata. E questo il Milite Ignoto non ha potuto farlo per ovvie ragioni.
La prossima settimana si voterà invece la revoca della Cittadinanza Onoraria a Benito Mussolini mentre si discute di Pietro Badoglio, anch’egli presente nell’Albo. Entrambi, secondo l’avvocato Florio, l’hanno comunque già persa il giorno della morte.
Chi sono i Cittadini Onorari?
Ma chi sono le personalità inserite nell’Albo dei Cittadini Onorari?
L’Albo completo è stato pubblicato di recente nel libro di Stefano Masino “Racconti Astigiani”. Nell’elenco ci sono: Carlo Alfieri di Sostegno (1887), senatore; Pietro Vayra (1889), paleografo; Giuseppe Saracco (1893), presidente del Senato e presidente del Consiglio dei Ministri; Benito Mussolini (1924), presidente del Consiglio dei Ministri; Pietro Badoglio (1925), capo di stato di maggiore dell’Esercito; Umberto Terracini (1978), presidente dell’Assemblea Costituente; Rita Levi Montalcini (1987), scienziata e premio Nobel per la medicina; Enrico Paulucci (1988), pittore e direttore dell’Accademia Albertina; Rodolfo De Benedetti (1988), imprenditore; Angelo Sodano (1991), cardinale Segretario di Stato Vaticano; Amos Luzzatto (1998), presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane; Giorgio Forattini (2000), vignettista; Umberto Veronesi (2004), medico; Giorgio Rocca (2006), sciatore della Nazionale italiana; Gianni Zonin (2014), imprenditore vinicolo; Fabiola Gianotti (2015), scienziata e direttrice del CERN.