La nuova scuola primaria Buonarroti di Asti aprirà il 24 settembre: gli studenti resteranno a casa fin dopo il referendum
La notizia è stata per alcuni genitori una doccia fredda, ma molti altri hanno compreso la situazione e condiviso la proposta della dirigente di rimandare l’ingresso degli alunni di una decina di giorni.
Alla scuola elementare Buonarroti di Asti, che fa parte del Quinto Circolo didattico, la prima campanella suonerà il 24 settembre, alle 8, per permettere di terminare i lavori di ristrutturazione e allestimento delle aule. La Buonarroti, infatti, è stata completamente ricostruita durante l’ultimo anno scolastico, nonostante la pandemia e i disagi del lockdown, e oggi è uno dei plessi scolastici più moderni e sicuri di tutta Italia.
Il Comune avrebbe consegnato l’edificio anche in tempo per l’inizio canonico delle lezioni, ma non prima di sabato sera. Sarebbe rimasto un solo giorno per allestire le aule, fare i collaudi degli impianti e predisporre i piani anti Covid per accogliere gli studenti in sicurezza. Troppo poco, meglio non rischiare. Così la dirigente del Quinto Circolo Graziella Ventimiglia ha suggerito ai rappresentanti dei genitori, convocati oggi pomeriggio in un’assemblea straordinaria, di rimandare l’apertura dopo il referendum.
Alla riunione hanno partecipato anche il sindaco Maurizio Rasero e gli assessori Stefania Morra (lavori pubblici) ed Elisa Pietragalla (istruzione).
Rasero: “Non mi sottraggo al confronto”
“Non mi sottraggo al confronto – ha detto il sindaco – e vi confermo che abbiamo monitorato i lavori costantemente. Solo oggi abbiamo accertato che per fare le cose come si deve dovremmo spostare l’apertura a mercoledì, ma poi ci sarebbero i seggi da allestire, quindi gli studenti potrebbero comunque usufruire della scuola solo tre giorni. Ditemi voi come vorreste procedere. Noi possiamo anche consegnare la scuola entro fine settimana, ma vogliamo confrontarci con voi sentendo anche l’opinione della dirigente”.
Alla fine i genitori hanno accolto la proposta della professoressa Ventimiglia e rimandato le lezioni di una decina di giorni, anche se è già stato predisposto un “piano di rientro” delle ore perse che porterà i bambini della Buonarroti in classe anche il sabato, per alcune settimane, e a frequentare lezioni di cinque ore, anziché quattro, fin dal primo giorno di scuola.
Qualche genitore ha però lamentato un disagio per le famiglie che si erano organizzate per il ritorno a scuola da lunedì, ma la dirigente Ventimiglia ha già risposto con una comunicazione pubblicata sul sito del Quinto Circolo.
“Devo, con dispiacere e anche imbarazzo, annunciare che la Scuola Buonarroti non è pronta ad accogliere gli alunni. Ci verrà consegnata dal Comune domenica sera, ma occorre sistemare arredi, lavagne e tutto il resto – spiega la dirigente – Ho appena convocato d’urgenza una riunione con i rappresentanti dei genitori, a cui erano presenti anche il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici e all’edilizia scolastica, per comunicare questa non positiva notizia, purtroppo all’ultimo momento, in quanto tutti abbiamo cercato fino all’ultimo di aprire il 14 settembre. Prima di tutto per ragioni di sicurezza, ho deciso, concordemente ai rappresentanti dei genitori, di rimandare l’apertura a dopo il referendum per sistemare quanto di nostra competenza con la necessaria attenzione e cura. Recupereremo tutte le venti ore di lezione previste nei cinque giorni del 14 al 18 settembre. Già il 24 settembre si svolgeranno cinque ore di attività didattica e così pure venerdì 25 e sabato 26 settembre. Il 28 settembre si comincerà con il tempo pieno e ipotizzo di recuperare le ore perse sabato 3 ottobre (4 ore), sabato17 ottobre (4 ore e 30′) e sabato 24 ottobre (4 ore e 30′)”.