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Emergenza casa

Asti, la palazzina di via Allende non è più disponibile da 12 anni

Lo dice il Ministero della Difesa a domanda del giornale. E’ rimasta solo dal 2010 al 2013 nell’elenco dei beni da alienare.

Tante parole per nulla. Sono quelle che sono state spese negli ultimi 12 anni sulla palazzina di via Allende, bella costruzione residenziale nata per accogliere le famiglie dei ufficiali dell’ex caserma Colli di Felizzano e poi in disuso da quando l’esercito aveva dismesso la caserma astigiana.
Palazzina che per una decina di anni (dall’aprile del 2010 alla fine del 2019) era stata occupata da famiglie in emergenza abitativa.
Un vero sgombero non c’era stato, perchè poco per volta le famiglie che vivevano nei sei alloggi (negli anni si sono avvicendate utilizzando la struttura come centro di prima accoglienza) se ne erano andate convinte dai regolamenti secondo i quali chi occupava non poteva avere assegnazioni regolari di case popolari.
E lì la posta in gioco era alta, visto che sembrava cosa fatta il passaggio di proprietà degli alloggi dal demanio militare al Comune di Asti che li avrebbe poi regolarmente assegnati alle famiglie in graduatoria.
Tanto si è detto in questi anni e, soprattutto, tanto si è atteso che l’iter di passaggio di proprietà arrivasse a termine per poter disporre di quei sei alloggi in più.
La doccia fredda arriva con una mail del Ministero della Difesa datata 24 febbraio che, a precisa domanda del nostro giornale sullo stato dell’arte di questo iter, così ha risposto: «L’immobile (di via Allende n.d.r.) già facente parte di un elenco di beni destinati alla alienazione contenuto nel decreto direttoriale del 22 novembre 2010, è stato successivamente espunto con decreto direttoriale del 28 agosto 2013 per sopravvenute esigenze di altra forza armata. Presso il primo Reparto Infrastrutture di Torino sono tuttora in corso le conseguenti attività tecnico-amministrative».
Dunque è dall’agosto del 2013 che la palazzina non è più disponibile per il Comune di Asti.
Ad ora il Ministero non ha ancora risposto a quale forza armata saranno destinati i sei alloggi, ma è chiaro che su quell’immobile il Comune di Asti e le famiglie in graduatoria per assegnazione di case popolari non ci potranno contare.
In tutti questi anni la palazzina, intanto, ha subito i segni del degrado e della totale mancanza di manutenzione.

E la minoranza chiede chiarimenti in consiglio

Alla notizia data dal nostro giornale sulla palazzina di via Allende, interviene a stretto giro di posta il consigliere di minoranza del consiglio di Asti, Mario Malandrone che da tempo segue il tema delle emergenze abitative.

«La risposta del Ministero della Difesa solleva interrogativi su eventuali interlocuzioni, spesso confermate, tra il Comune di Asti e il Ministero negli anni trascorsi, in particolare rispetto alla gestione e alla destinaizone dell’immobile. Per questo motivo chiediamo se e quando il Comune di Asti abbia effettivamente avviato queste interlocuzioni e se siano state fatte richieste ufficiali al Ministero successive al 2013. Interessa sapere anche se il Comune fosse a conoscenza del fatto che la palazzina fosse stata esclusa dall’alienazione già nel 2013 e, in caso contrario, perchè questa informazione non sia mai emersa prima».

Infine Malandrone chiede, a questo punto, quali siano le intenzioni dell’amministrazione comunale sull’edificio e se, visto che l’immobile era destinato ad altra forza armata già nel 2013, ci si chiede quale fosse e, passati 13 anni, a quale bisogno risponda tale scelta.

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