Ad Asti è nata una nuova associazione culturale di partecipazione politica che mette al centro del suo operato il lavoro, l’ambiente e i beni comuni. Asti Lab, questo il nome del sodalizio, è stata presentata venerdì nella sede operativa di via Carducci 22.
«Come soci fondatori non ci siamo riconosciuti in nessuna delle altre associazioni presenti sul territorio e così abbiamo deciso di creare Asti Lab che ha una dimensione provinciale, volta a ricostruire un rapporto tra il capoluogo e il resto del territorio, come nel caso del nord Astigiano e delle aree più interne – spiega il giovane presidente Lorenzo Damasio – Vogliamo riportare la gente a una partecipazione attiva alla vita politica, essere un punto di incontro con la cittadinanza e portare avanti molti eventi per confrontarci con i cittadini, nei quartieri, nelle periferie, ma non solo».
A far parte di Asti Lab, oltre al presidente Damasio, ci sono il suo vice Lorenzo Maschio e diversi consiglieri, ma anche semplici soci, tra cui Francesco Scalfari, Beppe Rovera, Pietro Cecere, Kitty Fasolis, Laura Goria e Mario Malandrone. Molti di loro hanno preso parte, nel 2022, alla campagna elettorale per le comunali tra le fila della lista civica di Ambiente Asti. Asti Lab, però, è un’associazione del tutto indipendente che guarda ai beni comuni non solo per stimolare il dibattito, ma anche offrire soluzioni fattibili che gli enti locali, in primis Comune e Provincia, potrebbero considerare nelle loro politiche attive.
«Il dato della partecipazione politica ci interessa molto – osserva Lorenzo Maschio – possiamo dire che operiamo contro l’antipolitica. Uno dei temi che ci sta più a cuore è il lavoro, un argomento messo da parte e quasi del tutto abbandonato. Per noi il lavoro vuol dire dignità, formazione, vita dal momento che occupa buona parte del tempo delle persone. Per quanto riguarda i beni comuni, parliamo di risorse culturali, sanità, scuola, ma anche di altri argomenti che saranno affrontati in una serie di incontri tematici».
La sfida più complessa che Asti Lab dovrà affrontare sarà, quasi certamente, convincere i cittadini a uscire dalle loro bolle, a partecipare alla vita sociale per esprimere opinioni e alimentare un sano dibattito collettivo. Partecipazione che, almeno ad Asti, è ridotta ai minimi termini se si guarda al passato.
Un esempio è dato dalla scarsa partecipazione dei cittadini al primo confronto pubblico, in corso Alba, sui tracciati del futuro collegamento sud/ovest. A parte i residenti e titolari di attività che sarebbero direttamente toccati dal passaggio del tracciato, alla riunione con il sindaco Rasero è mancata proprio la partecipazione della Cittadinanza sebbene si parlasse della principale opera pubblica che potrebbe interessare gli astigiani dai tempi della costruzione dell’ospedale Massaia.
«Bisogna andare a bussare a tutte le porte – spiega il vicepresidente Maschio – ma non cerchiamo la contrapposizione politica, non vogliamo che ci sia una partecipazione solo per dare contro a qualcuno o mettere su uno scontro tra tifoserie. Ci sono temi che interessano davvero e a noi interessano anche le soluzioni».
Asti Lab può essere contattata sul sito http://astilab.it/ o sulla pagina Facebook.