Nessuno sconto sulla retta per le famiglie con figli iscritti al nido “Lo Scoiattolo” che ha lasciato i locali di via Salvo d’Acquisto per quelli dell’ex scuola dell’infanzia Regina Margherita in via Bocca. Trasloco deciso dal Comune per ristrutturare la sede, tramite i fondi del Pnrr, così da riportare i bambini in via Salvo d’Acquisto in tempo per settembre. Ma, data la “sistemazione” temporanea al Regina Margherita, alcuni genitori si sono fatti portavoce con il Comune per ottenere uno sconto sui costi sostenuti. In particolare il fatto di non avere una cucina interna per il servizio di ristorazione sembra aver causato le critiche delle famiglie pronte a presentare una richiesta di rimodulazione della retta.
Però, da parte degli uffici, la risposta non è stata positiva. Nessuno sconto può essere giustificato anche per non incorrere in un possibile danno erariale contestato dalla Corte dei Conti. In sintesi gli uffici comunali sottolineano che, dopo il trasloco, l’Asl ha rilasciato tutte le autorizzazioni per l’attivazione del servizio in piena conformità con la normativa, l’organico delle maestre è rimasto lo stesso (sebbene alcuni bambini siano andati altrove), tutte le attività educative sono state confermate e il servizio mensa viene garantito anche senza la cucina interna: «I pasti vengono quotidianamente prodotti da un cuoco dedicato allo specifico servizio presso altro nido collocato nelle vicinanze, negli stessi tempi in cui vengono prodotti i pasti degli altri nidi, e trasportati nel rispetto della normativa HACCP per un breve tragitto, giungendo al Regina Margherita sempre a temperatura adeguata alla somministrazione» si legge nella riposta degli uffici.
Il mancato sconto viene però contestato dal gruppo consiliare Uniti si può che commenta: «L’ennesimo caso in cui a risentirne sono trasversalmente i più deboli, in questo caso i bambini e le loro famiglie».
[nella foto il nido Lo Scoiattolo]