Ha 60 anni ma il sorriso e lo stupore di un bambino alla mattina di Natale: è Leonard Alfred Dellavalle, californiano con origini astigiane innamorato della terra di origine di suo nonno.
Così tanto da volerci tornare a vivere, ora che è pensionato, chiedendo anche immediatamente la cittadinanza italiana in virtù dello “ius sanguinis”, ovvero del diritto basato sui legami di sangue.
Lenny, così lo chiamano tutti, proprio tre giorni fa ha ritirato in Questura il suo passaporto italiano; lui è già residente, a Vigliano, ospite della cugina Alessandra Duretto e la decisione l’ha già presa: fra qualche giorno riparte per la California per vendere casa là, chiudere tutto e trasferirsi fra Vigliano e Montegrosso. Sono le stesse colline che videro la nascita di suo nonno Natale Eugenio e della nonna Carolina che si trasferirono in California, a Madera, nei primi del ‘900, come tanti migranti piemontesi.
Lì il nonno ebbe successo e divenne un importante immobiliarista; fra le tante transazioni anche quella di un pezzo di terra che si è tenuto per sè per rispondere al forte richiamo dell’agricoltura che si era portato dall’Italia.
Richiamò il figlio (Alfred, padre di Lenny) da un altro Stato americano dove lavorava alle ferrovie e insieme misero a dimora vigneti di vini rossi.
«Non so esattamente quale vitigno – dice Lenny – ma dopo un po’ di tempo passarono alla produzione di uva passa, più redditizia».
Lenny ha un fratello e tre sorelle ma non sapeva molto del passato italiano dei suoi nonni: «Mi parlavano dell’Italia solo quando facevo domande specifiche altrimenti tacevano. Un po’ per nostalgia, un po’ per favorire la nostra piena integrazione».
Lenny ha lavorato per tanti anni nelle grandi costruzioni edili poi ha scoperto la passione per la fotografia che ha praticato a Miami fino al lockdown dovuto al Covid; in quei mesi ha smesso di lavorare e ha deciso che era ora di andare in pensione e inseguire il suo sogno, ovvero tornare a vivere in Italia, nel paese del nonno.
A Vigliano è venuto in visita con la sorella che vive già in Italia a Verona, dove insegna alla base militare americana.
E’ stato al matrimonio della cugina Alessandra che il suo proposito ha preso forma. L’anno scorso è tornato qui per qualche giorno e poi ha iniziato una lunga raccolta di documenti e certificati di nascita di padre e nonno consegnati ai consolati italiano ed americano per seguire la strada della cittadinanza iuis sanguinis.
In questo complesso iter burocratico è aiutato dall’avvocato Jacopo Evangelista che spiega come si possa accedere alla cittadinanza per diritto di sangue, quando si comprova la discendenza diretta da cittadini italiani.
Lenny è innamorato delle colline astigiane e sta cercando una casa immersa nelle vigne. Non possiede un’auto, ma solo una bicicletta con la quale ha già girato tutta l’Europa.
«Mi sposto in bici o a piedi – dice – adoro fare lunghe passeggiate ogni giorno su queste colline. Quando proprio mi serve un’auto, la noleggio».
I legami di sangue sono la forte spinta che ha animato l’uomo a trasferirsi qui, ma anche il cibo, il vino, i panorami e la gente, che lui considera di una gentilezza e genuinità introvabili.
Una delle prime visite che ha fatto, è stata a casa di Arlene Cintron, la donna che ha abbandonato il Texas, a 50 anni, per acquistare un B&B a Casabianca dove si è trasferita e dove, dice, “per me ogni giorno qui è vacanza”.
Entrambi fanno parte del gruppo FB di Expat aperto, in città, da Antonio Evangelista, vice questore in pensione con un passato di missioni all’estero.
Prosegue la dialettica
- 27 Novembre 2024
- Luca Mombellardo