Da un lato c’è una questione di sicurezza, dall’altra di decoro. In mezzo, come dimostrato negli ultimi giorni con picchi di calore record, c’è anche la salute dei cittadini, almeno di quelli che attendono di salire sul bus in una delle fermate “scoperte” di corso Alba. I consiglieri comunali di minoranza Vittoria Briccarello e Mauro Bosia (Uniti si può), Mario Malandrone (Ambiente Asti) e Gianfranco Miroglio (Verdi) hanno quindi depositato un’interpellanza sulle fermate dell’Asp in corso Alba «sprovviste di idonea isola e copertura».
Pensiline assolate in estate, dove attendere il pullman mette a dura prova anche i fisici più in forma. Ovviamente, senza le coperture, anche l’attesa del bus quando piove diventa molto scomoda. Ma ci sono altre criticità che i consiglieri indicano nel loro documento. «Spesso automobili e mezzi di trasporto percorrono corso Alba a velocità sostenuta, manca il marciapiede e un’area pedonabile, come mancano le piste ciclabili».
Per questi motivi, rifacendosi anche al Libro Bianco 2011 della Commissione Europea sui trasporti competitivi e sostenibili, nel quale si parla anche di voler azzerare entro il 2050 il numero delle vittime sulla strada, i consiglieri chiedono all’amministrazione Rasero «se il Comune non ritenga necessario mettere in maggior sicurezza le fermate degli autobus di corso Alba; come intenda farlo; se non ritenga di dover munire le fermate di copertura per la protezione dal sole o da eventuali fenomeni atmosferici; se sia interessata ad avanzare migliorie del corso per renderlo sicuro anche ai pedoni e ai ciclisti e, più in generale, se il Comune non ritenga fondamentale migliorare l’accesso ai mezzi pubblici anche viste le recenti limitazioni all’utilizzo dei veicoli Euro 5».
[foto Billi]