Più di 500.000 persone hanno visitato il mercatino del Magico Paese di Natale delle Terre Unesco ospitato, per la prima volta, nel centro storico di Asti. Mezzo milione di persone, come sostengono gli organizzatori, che sono giunte ad Asti per vivere una delle manifestazioni natalizie più importanti d’Italia, ma anche tra le più apprezzate dal pubblico internazionale come dimostra la decima posizione del contest European Best Destination 2021.
Il mercatino di Natale e le sue oltre 110 casette, che sono state allestite tra piazza Cairoli (esclusa), corso Alfieri, piazza Roma e piazza San Secondo hanno raggiunto i due principali obiettivi che gli organizzatori avevano messo sul tavolo: portare più persone possibili in città e testare la nuova location, Asti al posto di Govone, sapendo che il contratto prevede di mantenere il format ad Asti per almeno tre Natali.
Ma, dati i risultati, non stupisce la volontà dell’amministrazione Rasero di rimettersi subito al lavoro per l’edizione del 2022 che sarà implementata e migliorata. «È stata una prima edizione straordinaria – commenta il sindaco di Asti Maurizio Rasero – e uno dei progetti più importanti che siamo riusciti a fare nella nostra città. Tutto questo nonostante le incertezze dettate dalla pandemia e da qualche titubanza iniziale da parte di alcuni operatori. Ma, alla fine, siamo molto soddisfatti di questa prima edizione e anche i numeri ci danno ragione tenuto conto di quanto hanno lavorato baristi e ristoratori, ma anche dei complimenti che abbiamo ricevuto di chi ha visto per la prima volta la nostra città trovandola pulita e molto affascinante».
Tutto può essere migliorato e ottimizzato; resta il fatto che, stando agli organizzatori, non solo la prima edizione del Magico Paese di Natale ad Asti ha avuto uno straordinario successo, ma molti operatori avrebbero già opzionato la partecipazione all’edizione 2022. «Abbiamo portato turisti dall’estero con flussi che, purtroppo, si sono attenuati nella seconda fase delle manifestazione a causa della ripresa della pandemia, soprattutto nei Paesi più vicini all’Italia – spiega Pier Paolo Guelfo, organizzatore dell’evento – Anche così, abbiamo superato il mezzo milione di visitatori soprattutto con le presenze nei fine settimana. Da parte degli operatori abbiamo già la coda di richieste per partecipare alla prossima edizione e addirittura abbiamo avuto, dagli standisti di piazza Roma, la richiesta di raddoppiare gli spazi delle casette. Sarebbe stata un’edizione ancora più grande se non fosse stato per il Covid che, purtroppo, in certi casi ha impedito a nostri operatori storici di essere presenti, anche perché molti hanno chiuso l’attività. Per questo successo voglio ringraziare l’amministrazione comunale di Asti, l’Ente del Turismo e tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita dell’evento».
Ristoratori, baristi, albergatori: il mondo del turismo ha avuto una boccata d’ossigeno grazie al Magico Paese di Natale. A confermarlo è Mauro Carbone, direttore dell’Agenzia Turistica Langhe Monferrato Roero.
«Che sia venuta tantissima gente è stato sotto gli occhi di tutti – ricorda – La manifestazione ha retto bene anche se, dal 25 novembre, diversi Paesi confinanti con l’Italia siano andati in crisi a causa della pandemia e, di fatto, gli stranieri non si sono più mossi. Ecco perché durante la settimana c’era meno gente tra gli stand: dalla fine di novembre il mercatino ha accolto prevalentemente italiani che si spostano solo nei fine settimana. Abbiamo portato ad Asti gente nuova, che non conosceva la città – conclude Carbone – I ristoranti e i bar hanno lavorato, nei week end, come durante l’Adunata degli Alpini e questo è un altro risultato importante».
Per il futuro l’amministrazione è pronta a confrontarsi con i tutti i commercianti astigiani per vedere come intervenire per risolvere eventuali criticità: «Per il prossimo anno vogliamo alzare l’asticella e l’effetto “wow” – aggiunge l’assessore alle Manifestazioni Loretta Bologna – per questo chiederemo di tenere aperte le casette fino alla vigilia di Natale e valuteremo se spostarle su più piazze».
[foto e video Billi]