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Asti, monumenti e Municipio verdi in omaggio alla Giornata Nazionale sulla SLA

In piazza San Secondo la cerimonia di inaugurazione con esibizione della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense. Bottiglie in distribuzione ad offerta

Asti e la sua Barbera docg hanno accolto questa sera la cerimonia di apertura della 14.ma edizione della Giornata Nazionale Sla in piazza San Secondo con un’apprezzatissima esibizione della Fanfara Taurinense.

Il nostro territorio è particolarmente coinvolto nel sostegno ai malati e alle loro famiglie perché da anni, grazie alla disponibilità di numerosi partner piemontesi fra i quali il Consorzio Barbera, nella giornata internazionale in decine di piazze italiane, oltre 300 volontari  distribuiscono le 13.500 bottiglie di Barbera con etichetta dedicata a fronte di un’offerta minima di 10 euro.

Questa sera, sabato, oltre all’esibizione della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, sono stati illuminati di verde il Municipio di Asti e il monumento di piazza Roma. Il programma prevede domani, domenica, il banchetto solidale, sempre in piazza San Secondo e, in mattinata, Asti Cambia pedala con Aisla.

In Italia sono oltre 6 mila le persone in Italia che convivono con la Sla, malattia neurodegenerativa grave particolarmente invalidante. In Piemonte sono circa 450 i malati che vengono sostenuti dall’Aisla, nata proprio nella nostra regionale nel 1983.

«La Fondazione Cassa di Risparmio di Asti – dichiara Mario Sacco, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Asti – oltre a dare il proprio aiuto al comitato locale per supportare le famiglie dei malati, è partner di AISLA fin dalla prima edizione della Giornata Nazionale sostenendo la raccolta fondi a favore dei numerosi progetti che vengono realizzati per i malati di SLA e, anche quest’anno, non poteva mancare a dare il suo contributo all’iniziativa che partita da Asti si svolge su tutto il territorio».

«La nostra presenza alla Giornata Nazionale SLA – prosegue Gian Paolo Coscia, presidente Camera di Commercio di Alessandria-Asti – vestirà i panni della Barbera d’Asti, un prodotto delle terre astigiane ed alessandrine in grado di unire i territori e il ‘saper fare’ dei nostri imprenditori. Con l’obiettivo di sostenere l’AISLA nella sua attività filantropica e di aiuto nella fragilità, vogliamo valorizzare le nostre eccellenze enologiche nelle più importanti piazze piemontesi».

«Anche quest’anno l’Unione Industriale non ha voluto far mancare il proprio contributo all’iniziativa di raccolta fondi promossa da AISLA. – continua Andrea Amalberto, presidente Unione Industriale della Provincia di Asti –  Vino e solidarietà costituiscono un connubio perfetto per la riuscita di questa iniziativa solidale che siamo orgogliosi di continuare a sostenere. L’impegno di Confindustria Asti evidenzia come il cuore delle imprese batta all’unisono con le comunità e il territorio in cui esse operano».

«Prima che imprenditori siamo persone. – aggiunge Filippo Mobrici, presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato – Per questo motivo il Consorzio, i suoi soci e il Consiglio di Amministrazione si sono dimostrati massimamente coesi nella decisione di omaggiare 13.500 bottiglie di Barbera d’Asti, dapprima valutate e selezionate da una commissione di assaggio, affinché possano essere  vendute in occasione della XIV giornata mondiale contro la SLA e, con il ricavato, fornire un sostegno concreto ai malati. Ringraziamo la nuova Presidente Aisla Fulvia Massimelli per averci permesso di rinnovare questo impegno, che ci permette anche di ricordare come il vino e il territorio siano vettori efficaci di solidarietà».

Il valore di questo impegno è confermato altresì dal sostegno istituzionale di Regione Piemonte come conclude il vicepresidente Fabio Carosso: «Anche quest’anno la Regione Piemonte ha voluto dare il proprio sostegno alla Giornata Nazionale SLA – dichiara il Vicepresidente della Regione Piemonte – E’ importante puntare l’attenzione sull’importanza della ricerca e sensibilizzare le persone nei confronti di una malattia neurodegenerativa per cui attualmente non esistono cure e la necessità di poter dare risposte concrete ai bisogni dei pazienti affetti da questa patologia».

(Fotoservizio Ago)

 

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