Un sabato pomeriggio di lavoro per alcuni condomini delle case popolari dell’isolato di via Malta aiutati dai volontari di Coordinamento Asti Est, sindacato inquilini Sunia e Spi Cgil.
Da tempo i residenti lamentano (fra i tanti problemi che devono affrontare vivendo in case molto vecchie, umide, mai ristrutturate) vi è quello dell’abbandono dei rifiuti.
Dalle auto lasciate nella strada di accesso al doppio cortile che diventano rifugio per i senzatetto, a quelli vuotati appena dopo il marciapiede da gente che arriva da fuori. Ma anche quelli stipati nelle cantine da precedenti inquilini, oppure sui balconi di appartamenti che hanno visto l’avvicendamento di più occupanti e, per ultimi, anche quelli intorno ai cassonetti della differenziata che non tutti continuano a fare.
Viene chiesto di poter vivere in case dignitose dove non si abbia paura di scendere in cantina per non fare incontri con senzatetto che si infilano in quei locali umidi oppure di dover fronteggiare un incendio originato da tutte le masserizie ammassate.
Così ieri pomeriggio un po’ di cantine sono state svuotate da ogni sorta di rifiuto: dai materassi ai vecchi indumenti, dalle sedie ed armadi marci ai divani passando per frigoriferi ed altri elettrodomestici. Oltre a rifiuti di casa vera e propri.
Un gesto non solo simbolico per chiedere interventi all’Atc di bonifica di quei palazzoni che occupano un intero isolato, per far sapere che gli inquilini non intendono rinunciare alla loro dignità e sono pronti a rimboccarsi le maniche per aiutare.
(Fotogallery Billi)