E’ partito nei giorni giorni scorsi il percorso a tappe degli eventi che culmineranno ai primi di novembre con il ricordo dei 30 anni dalla tragica alluvione del 1994 che mise in ginocchio mezzo Piemonte e colpì con violenza la provincia di Asti.
E’ il Coordinamento territoriale della Protezione Civile ad aver scelto questa modalità di avvicinamento a quella data per non concentrare tutti gli eventi e disperdere il messaggio che intende far passare. Che è duplice: da una parte spiegare alla popolazione come è cambiata la Protezione Civile dal 1994 ad oggi e dall’altra per reclutare nuovi volontari che garantiscano il ricambio di un comparto così importante per la sicurezza di tutti.
L’esercitazione che si è tenuta a Canelli venerdì scorso ha permesso di verificare la capacità di risposta della struttura comunale di protezione civile anche in termini di interazione con gli organi di comando e controllo a livello intercomunale e provinciale e l’impiego coordinato del volontariato locale. Venerdì e sabato prossimi toccherà ad Isola con prova di evacuazione della scuola elementare, quella di allacciamento dell’idrovora in località Molini (una delle opere più importanti per quel teritorio) e poi la commemorazione con intervento di autorità e tecnici nella giornata di sabato.
«Abbiamo un fitto calendario da qui a novembre – spiega Walter Marenco, coordinatore provinciale di Protezione Civile – che prevede simulazioni, esercitazioni, convegni e soprattutto incontri nelle scuole, in particolare nelle quinte superiori. Quest’ultima attività è mirata a far conoscere il mondo della Protezione Civile sperando di attirare giovani nuovi volontari cui passare il testimone del monitoraggio del territorio e della forza di intervento in caso di calamità».
Dopo Canelli ed Isola sono previsti eventi a Castello d’Annone, Rocchetta e Cerro Tanaro, Nizza e Castelnuovo Belbo: i luoghi che vennero più duramente colpiti dall’inondazione del 1994.
Un evento drammatico dal quale però nacque la Protezione Civile moderna, dotata di uomini e mezzi con continui aggiornamenti che hanno portato oggi ad una forza di intervento massiccia in caso di bisogno. In Piemonte, poi, rappresenta un fiore all’occhiello e la sua Protezione Civile è fra le più generose ed efficienti di tutta Italia, sempre in prima linea anche negli interventi all’estero.
Con un aiuto importante in più rispetto al 1994 ovvero le nuove tecnologie in termini di telecomunicazioni e allerta oltre alle strumentazioni sempre più performanti.