Perché scegliere la lista Scelta Civica con Monti? Rispondono i due candidati astigiani Massimo Padovani e Biagio Riccio. Che sottolineano come «Asti verrà inserita nel nuovo disegno complessivo per lItalia che Monti ha in mente, mentre occorre una trasformazione dell'agroalimentare e un rilancio del turismo.» Dubbi sulla possibilità di dialogare con la sinistra: «Abbiamo altre priorità»
A pochi giorni dal voto i candidati affilano le proprie armi e sperano di potere convincere gli elettori ancora indecisi a fare la scelta giusta che, naturalmente, consisterebbe nel dare al loro schieramento la preferenza. Come vive questo momento una lista neofita come Scelta Civica con Monti per lItalia? Labbiamo chiesto ai candidati astigiani, Massimo Padovani e Biagio Riccio rispettivamente n. 5 e n. 6 nella lista Piemonte 2 alla Camera. «Questo clima elettorale è difficile da interpretare, sembra che tutti vincano. Il mio vero interesse è che non sia lItalia a perdere – dice Massimo Padovani, che continua – Confido che gli italiani sappiano scegliere con capacità critica e che non sia la rabbia a guidare le loro preferenze, sentimento che molti cavalcano promettendo ciò che non possono mantenere».
Quale sia lutilità di scegliere la sua lista per il nostro territorio, Padovani lo spiega così: «Demagogicamente potrei promettere più investimenti e più soldi per il territorio. Invece dico che Asti verrà inserita nel nuovo disegno complessivo per lItalia che Monti ha in mente. Credo in una ripartizione più giusta del denaro destinato ai comuni, è importante che Asti non subisca troppo la riduzione dei costi». «Vedo il riscatto del nostro territorio a partire dalla trasformazione agroalimentare e dal rilancio del turismo. Dobbiamo essere più consapevoli delle nostre risorse che si fregiano dellimportante marchio Made in Italy.
Su questo punto Biagio Riccio concorda: «Bisogna ripartire dalla filiera dellagroalimentare e seguire gli esempi virtuosi, come Grom che ha punti vendita dei suoi gelati in tutto il mondo. È inoltre importante fare in modo di trattenere qui i soldi e andare a prendere gli altri dove esistono possibilità e non certo in Iraq. In Italia con questa politica abbiamo davvero toccato il fondo – continua Riccio – tutti hanno perseguito il proprio interesse personale. A loro di noi e del Paese non frega niente, vista la situazione demergenza avrebbero dovuto tutti fare un passo indietro e sedersi insieme ad un tavolo per cercare di salvare lItalia e invece ci troviamo in questa situazione. Per la mia esperienza posso dire che nellAstigiano siamo capaci a superare le divisioni e a lavorare insieme».
Padovani a questo proposito, crede nellurgenza di un cambio di mentalità, che conduca tutti gli attori della politica a prendersi le proprie responsabilità, cosa che dovrebbe incominciare dal non mentire agli elettori con false promesse. «La politica è sapere scegliere, soprattutto in questo momento di crisi così delicato, è necessario anche sapere dire dei no. Le istanze sono tutte giuste e legittime, ma non possono essere tutte soddisfatte. Si sono detti troppi sì e ora ne paghiamo il conto».
Dopo le elezioni, come riuscirà concretamente la lista di Monti a dialogare con gli altri schieramenti, ad esempio con Sel? Riccio risponde: «Io ho limpressione che le spallate se le daranno tra loro e non riusciranno a stare uniti. Sel non può andare daccordo con noi, perchè abbiamo altre priorità. Lurgenza per me è aiutare le aziende e gli artigiani, dare loro voce perchè sono il motore del nostro Paese. Cè troppa gente che sta perdendo il lavoro e che minaccia gesti estremi, di questo dobbiamo preoccuparci seriamente». Entrambi i candidati esprimono le loro perplessità e incertezze sullesito del voto, e ribadiscono che «Monti è lunica persona seria che dice le cose come sono, senza false promesse».
Padovani motiva così lutilità di dare il voto al professore: "Se vogliamo mandare a casa chi ha fallito proponendo e non solo protestando lunica scelta possibile è Lista Civica con Monti per lItalia». Biagio Riccio conclude: «Io ci metto la faccia, come ho fatto qui e credo di avere dimostrato che le cose si possono cambiare e quando dico questo penso a mia figlia di 9 anni e al futuro che ha il diritto di avere». Ed è notizia delle scorse ore che la campagna elettorale di Padovani è stata interessata da uno spiacevole episodio: uno dei suoi manifesti elettorali è stato imbrattato con la scritta Ebreo e la stella di David. «Pensavano di offendermi – commenta Padovani – sono invece onorato per limbrattatura del manifesto. Siamo tutti uguali e siamo contro ogni forma odiosa di discriminazione o razzismo».
Alessia Conti