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Magico Paese e mercato con polemica4
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Asti, nel primo giorno del Magico Paese di Natale rispuntano gli striscioni di protesta degli ambulanti [fotogallery]

Alcuni operatori hanno interrotto la tregua dopo aver saputo che a novembre non era previsto l’orario prolungato. Poi l’intervento del Comune per trovare una nuova mediazione

“No allo spostamento”, “Chiusi per ricatto”, etc. Ad Asti la prima mattinata del Magico Paese di Natale fa i conti con la nota querelle, che di natalizio ha ben poco, tra l’amministrazione Rasero e gli ambulanti di piazza Alfieri. Non è bastato l’accordo tra ambulanti e Comune sulla location dei banchi in occasione delle feste per mettere da parte l’annosa, e non ancora risolta, questione dello spostamento degli operatori in piazza del Palio. A riaccendere la miccia ci sarebbe stato, come spiega uno dei portavoce degli ambulanti, Romano Rago, un fraintendimento sugli orari di chiusura dei banchi nel mese di novembre.

«Avevamo capito che anche a novembre saremmo restati aperti con l’orario prolungato fino alle 19, – racconta Rago – invece questa mattina abbiamo scoperto che, per tutto il mese, dovremmo chiudere alle 17, non prima, e andarcene entro le 17,30. In realtà delle proposte fatte all’amministrazione comunale in occasione di questi mercati speciali abbiamo ottenuto poco o nulla. Così ho deciso, insieme ad altri due colleghi, di ritirare fuori gli striscioni della protesta».

Questa mattina, durante l’apertura delle casette di Natale (la cui inaugurazione avverrà alle 17 con uno spettacolo al Teatro Alfieri), alcuni striscioni contro l’amministrazione comunale hanno richiamato l’attenzione dei passanti ricordando loro che il braccio di ferro non è ancora finito. Una scelta, quella della contestazione davanti Magico Paese di Natale, che sta però dividendo gli stessi ambulanti.

Alcuni sono convinti che, avendo comunque ottenuto dall’amministrazione Rasero di poter restare in piazza Alfieri anche nelle prossime settimane, non sia opportuno far ripartire la battaglia per il futuro del mercato. Altri, invece, sono d’accordo nel mostrare che la lotta è solo sospesa e che la protesta, Natale o meno, andrà avanti.

«Quattro dei sette nostri rappresentanti nella Commissione Mercatale condividono l’iniziativa di rimettere fuori gli striscioni, – continua Rago – ma alla fine siamo arrivati a una tregua perché il vicesindaco, che non è stata molto contento di rivedere la protesta, ci ha fatto sapere che interverrà per valutare di estendere l’orario di vendita anche a novembre, non solo a dicembre. Ci aspettiamo che avvenga già per il mercato di mercoledì».

Tolti gli striscioni, il mercato proseguirà fino alle 17 quando dovrà lasciare il campo libero all’inaugurazione del Magico Paese di Natale.

[foto Ago]

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