È ormai guerra aperta tra la Commissione mercatale di Asti, eletta appena cinque mesi fa dagli operati del mercato unificato di piazza Alfieri, Libertà e del Palio, e il sindacato G.O.I.A. (Gruppo Organizzato Indipendente Ambulanti) a cui hanno aderito circa novanta ambulanti nel contrastare la decisione del Comune di ridurre l’orario di lavoro dei banchi obbligando la chiusura alle ore 15. Il G.O.I.A. chiede all’amministrazione Rasero di aprire un tavolo di confronto, serio, anche per discutere sull’intenzione di accorpare il mercato in piazza del Palio, unificando tutte le aree mercatali oggi sparse, e per rivedere i costi di occupazione del suolo pubblico.
E se con il Comune il conflitto va avanti a suon di cortei, sit in (oggi alle 15 ce ne sarà un altro con i furgoni che occuperanno le aree mercatali dopo l’orario di chiusura), contro la Commissione il G.O.I.A. procede suon di firme con una petizione che, secondo il sindacato, avrebbe di fatto sfiduciato ed esautorato gli eletti a parlare per conto degli ambulanti. A confermarlo è stato il presidente di G.O.I.A. Giancarlo Nardozzi che ha anche incontrato il prefetto nei giorni scorsi.
Ma da parte della Commissione non c’è alcuna intenzione di mollare, né di dimettersi in uno scontro che si sta consumando sui gruppi WhatsApp degli ambulanti, con il passaparola e, stando alla portavoce della stessa Commissione, anche a suon di informazioni sbagliate. «Il signor Nardozzi sta dicendo agli operatori che la Commissione non ha più titolo a parlare per conto degli ambulanti, che siamo stati sfiduciati o addirittura che qualcuno di noi si sarebbe già dimesso, ma non è vero nulla. – risponde Raffaela Gigliodoro che ad agosto aveva ottenuto 179 voti risultando la più votata della nuova Commissione mercatale – Non mi risulta che ci siano state le dimissioni di qualcuno perché non mi è arrivata alcuna Pec a riguardo e se anche la persona che danno per dimissionaria dovesse andare via, si tratta di un supplente la cui uscita non invaliderebbe il mandato della Commissione. Noi siamo completamente legittimati a operare, come da mandato elettivo, siamo operativi e continueremo a fare il nostro lavoro fino alla fine. Spiace che qualcuno creda a queste chiacchiere che, appunto, non hanno alcun valore né per noi né per l’amministrazione comunale».
Anche il sindaco Maurizio Rasero, intervistato dal nostro giornale, conferma che per lui l’interlocutore con cui discutere della sperimentazione del nuovo mercato è la Commissione con gli eletti di agosto. «Essendo la Commissione mercatale eletta dagli ambulanti per noi è il referente perché l’hanno votata. – osserva Rasero – Come ascoltavamo quelli di prima, ora ascoltiamo loro. Voglio dire, non è che noi ogni 20 giorni possiamo cambiare referente».
«Il Comune non ha mai avuto così tanta ragione come in questo momento, anche sulla decisione di mettere gli stalli blu in piazza del Palio nell’ottica di aiutare il commercio locale – aggiunge Gigliodoro – Per quanto riguarda il signor Nardozzi lasciamo pure che si prenda la visibilità e il momento di gloria, dal momento che ad Asti non è considerato un interlocutore da parte dell’amministrazione comunale. La Commissione mercatale è del tutto estranea al sit it contro il Comune che avverrà oggi pomeriggio e non parteciperà in alcun modo ad altre proteste, anche ai cortei, che si svolgeranno la prossima settimana».