Proviamo ad immaginare (e tanti non hanno nemmeno bisogno di immaginare troppo) di avere bisogno di un’ambulanza, fosse anche solo per un trasporto «non urgente»; oppure di essere nel letto di un ospedale e avere la necessità di una trasfusione di sangue; ma gli esempi possono continuare. Quest’anno saranno 30 anni dall’alluvione del ’94: ci ricordiamo chi erano gli «angeli del fango»? Però possono esserci anche esempi più allegri: chi non ha mai passato una serata di relax in una sagra di paese, mangiando bene spendendo il giusto?

Sono tutte cose che forse diamo per scontato, ma dietro ad ognuna di queste azioni c’è una realtà ben precisa: il volontariato. Nell’Astigiano operano 485 associazioni (queste sono quelle che risultano iscritte al registro unico del terzo settore) con almeno 7 mila volontari (stima al ribasso).

La Nuova Provincia e l’Associazione Obiettivo Monferrato vogliono rendere omaggio al Volontariato con un’iniziativa che ha il duplice obbiettivo di far conoscere ad un pubblico più largo l’attività delle associazioni di volontariato e nel contempo dare un piccolo segnale di solidarietà, offrendo il ricavato di un pomeriggio conviviale. Iniziativa che era nata anche grazie ai suggerimenti e all’appoggio di Mariangela Cotto, scomparsa di recente: le sue idee e il suo entusiasmo ci mancheranno, ma ci spingono a fare ancora meglio.

Tutti gli ultimi mercoledì del mese, in collaborazione con il Csv e Fuoriluogo, che ospita l’iniziativa, si terranno «aperitivi solidali», un’occasione per incontrare associazioni di volontariato che raccontano cosa fanno e come; il ricavato della serata, detratte le spese, sarà devoluto all’associazione ospite. Un modo concreto per essere al fianco di chi, se non ci fosse, davvero bisognerebbe inventarlo.

Il primo appuntamento è per mercoledì 28 febbraio alla 18, a Fuoriluogo Asti in via Govone 15. Ospite sarà l’associazione Con Te che opera soprattutto nel campo delle cure palliative con interventi assistenziali domiciliari o presso strutture residenziali e ospedaliere in base ai bisogni di carattere fisico, psicologico, spirituale e socio-culturale delle persone assistite e delle loro famiglie.