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Attualità

Asti, ogni volta che piove il Rio Quarto manda tutti a bagno

Corso d’acqua minore completamente riempito che non tiene più portata ed esonda rovinando orti, giardini, attività

300 metri a rischio continuo

Non c’è solo la paura del Covid in questo periodo nel tratto a Quarto attraversato dall’omonimo rio fra quello che è conosciuto come il ponte di Vercelli e quello della frazione.
Chi abita e lavora in quei 300 metri ha paura anche di una banale (e normale per la stagione) giornata di pioggia.
Questo perché, dopo i disastri provocati dai temporali di questa estate, lo sfalcio delle sponde del rio ha evidenziato in tutta la sua chiarezza il motivo delle ricorrenti esondazioni: il letto del rio è stato riempito, nel corso degli ultimi 5 anni, da rami, erbacce, terriccio, foglie e altro materiale organico.
Così, a fronte dei 7-8 metri di profondità del rio ai Valenzani, a Quarto arriva a malapena a qualche decina di centimetri. Così, dopo qualche ora di pioggia raccogliendo l’acqua a monte, la riversa sui terreni che lo affiancano.

Giardini e orti coperti da uno strato di limo

E chi abita in quel tratto è stufo di vedersi mandare a bagno cortili, giardini, orti, serre.
A farsi portavoce di questo malcontento è Francesco “Cico” Villata, che lì ci abita e che, tanto per dirne una, dall’ultimo temporale non ha più potuto fruire né del giardino in cui giocano i nipoti, né dell’orto: entrambi irrimediabilmente rovinati da uno strato di melma che non asciuga neppure dopo intere giornate di sole.
Insieme a lui altre 7 famiglie fra le quali anche due imprenditori: uno che vende sementi e attrezzi da orto e un altro che si dedica alla coltivazione di rare piante acquatiche e di allevamento di carpe koi. Pur vero che vivono di acqua, ma certo non quella sporca e limacciosa del rio esondato che lì arriva fino ad un metro, rovinando tutte le attrezzature.

Avvocato incaricato di chiedere i danni

Nei giorni scorsi le famiglie si sono unite e hanno dato incarico ad un avvocato di scrivere una lettera al Comune di Asti per chiedere i danni. Le foto parlano chiaro: sono state scattate dopo le ultime piogge ed è evidente che ogni volta gli allagamenti lambiscono le case e rovinano le aree esterne e le serre.
La competenza è comunale. «Circa cinque anni fa c’era lo stesso problema – racconta Cico Villata – ma sono stati fatti lavori di ripulitura e di “svuotamento” del letto. Ora è di nuovo pieno e serve nuovamente un intervento di quel genere. Che non costa una fortuna, perché si tratta di un tratto di 300 metri. Con una giornata di lavoro di un escavatore si risolve la situazione per i prossimi cinque anni».
Un appello dunque alla buona volontà del Comune e ad un po’ di manutenzione che metterebbe al riparo le famiglie che vivono in quel tratto in vista soprattutto delle piogge autunnali.

Daniela Peira

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