Il nome dell’ospedale Cardinal Massaia non rientra nell’elenco delle strutture con livelli alti o molto alti stilato da Agenas nel report sulle performance dei vari ospedali e Asl italiane, ma si difende molto bene per aree tematiche.
Per quanto riguarda la “classifica” generale, solo un ospedale piemontese ha superato l’eccellenza, quello di Savigliano con 8 aree valutate che hanno ottenuto degli esiti molto alti.
Il Cardinal Massaia però ottiene un buonissimo posizionamento per quanto riguarda l’ambito cardiocircolatorio. E’ noto da tempo, d’altro canto, quanto l’eccellenza della Cardiologia astigiana sia riconosciuta a livello nazionale. Al punto da essere l’unica piemontese nel report che ha tenuto conto dei livelli alti o molto alti di prestazioni.
Altro ambito in cui i livelli sono alti è quello che riguarda la chirurgia oncologica con una punta di eccellenza sulla prevenzione di cui già erano usciti qualche giorno fa gli esiti.
In questa delicata specialità ospedaliera, il Cardinal Massaia è insieme ad altri tre ospedali piemontesi: Santa Croce di Cuneo, Martini di Torino e ospedale Ferrero di Verduno.
L’ospedale di Asti è anche un posto dove gravidanza e parto sono seguite ad altissimo livello e gli valgono una valutazione di tutto rispetto insieme al Sant’Anna, al Maria Vittoria e al Martini di Torino e al Santa Croce di Cuneo.
Nel presentare il report con i dati riferiti all’anno 2024, Agenas ricorda che non si tratta né di una “gara” fra ospedali né di un semplice sistema di monitoraggio ma di uno strumento strategico di voernance del sistema sanitario nazionale.
«Nel misurare e raccontare la qualità dell’assistenza erogata in Italia ha detto il professor Americo Cicchetti, commissario straordinario di Agenas – si offre a cittadini, operatori, istituzioni e decisori pubblici una fotografia sempre più chiara ed utile per orientare le politiche sanitarie». A tutti i livelli.