Lo studio si chiama “Laqup” (Laboratorio, Qualità Urbana e Partecipazione) e a finanziarlo, erogando 17.000 euro, è stata la Regione Piemonte con l’intento di realizzare interventi di messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola e altre attività di formazione, nelle scuole, sulla sicurezza stradale e la mobilità sostenibile.
Solo una decina di Comuni piemontesi hanno ottenuto i fondi (170.000 euro in totale da dividere su tutti) per avviare gli studi propedeutici a creare i progetti che potranno concorrere a bandi dedicati alla loro realizzazione. Asti è uno di questi Comuni, insieme a Cuneo, Chivasso, Ivrea, Torino, Rivoli, Settimo Torinese, Pinerolo, Novara e Alessandria. Queste amministrazioni, selezionate sulla base di un’attenta valutazione, potranno avvalersi di un supporto specialistico finanziato dalla Regione per consentire ai tecnici comunali di confrontarsi e collaborare con i referenti scolastici sulle tematiche di mobilità sostenibile, sicurezza stradale e ridisegno degli ambiti urbani prescelti.
Ad Asti l’amministrazione Rasero, in particolare gli assessori all’Istruzione Loretta Bologna e all’Ambiente Luigi Giacomini, ha coinvolto nell’iniziativa l’Istituto comprensivo 1 (scuole Ferraris e Baracca) e l’Istituto comprensivo 5 (scuole Martiri, Rio Crosio e Buonarroti). Tra le opere su cui si stanno effettuando dei ragionamenti ci sono i progetti di pedibus, l’installazione di colonnine per la ricarica delle e-bike o di rastrelliere per le bici, vicino alle scuole, ma anche iniziative di educazione civica che incentivino la mobilità sostenibile tra le abitazioni e i plessi scolastici.
«Abbiamo avviato un servizio che contribuirà a rendere le nostre città più sicure e sostenibili per le giovani generazioni – evidenzia l’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi – Lo facciamo partendo dai nostri bambini e soprattutto investendo risorse oggi per evitare incidenti in futuro».
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