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Massimo Cerruti
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Asti, parte della minoranza in Consiglio presenta una mozione contro il “piano di riarmo europeo”

La mozione solleva «serie preoccupazioni riguardo alla svolta militarista dell’Europa», definita «pericolosa quanto concreta»

È una forte presa di posizione contro il piano di riarmo europeo “ReArm Europe/Readiness 2030” quella espressa dalle forze di minoranza in Consiglio comunale (a eccezione del Partito Democratico), ad Asti, attraverso una mozione presentata al presidente del Consiglio con destinatari anche il sindaco e la giunta. La mozione solleva «serie preoccupazioni riguardo alla svolta militarista dell’Europa», definita «pericolosa quanto concreta».

Il piano “Rearm Europe”, ribattezzato “ReArm Europe Plan/Readiness 2030” per sottolinearne la “capacità di prontezza e risposta militare”, è visto dai firmatari della mozione come un «contrasto con i principi e i valori comuni dell’Unione Europea» quali libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto e promozione della pace e della stabilità. La mozione fa riferimento alle conclusioni del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo 2025, in particolare al titolo IV – Difesa e Sicurezza europee, dove al paragrafo 21 si chiede una «accelerazione dei lavori su tutti i filoni per potenziare in modo decisivo la prontezza dell’Europa alla difesa nel corso dei prossimi cinque anni».

I consiglieri proponenti della mozione Cerruti (Movimento 5 Stelle), Malandrone (Ambiente Asti), Miroglio (Europa Verde Verdi), Bosia e Briccarello (Uniti Si Può), Crivelli, Saracco e Migliasso (Prendiamoci cura di Asti) sottolineano come il piano ReArm Europe, che ha ottenuto una prima approvazione nel Consiglio Europeo straordinario del 6 marzo con il sostegno del Governo italiano, rappresenti un «deciso cambio di rotta verso la militarizzazione dell’UE». Il piano, valutato in 800 miliardi di euro, porterebbe a una «priorità politica per il rafforzamento della capacità di produzione di armi e munizioni», a discapito di temi centrali come la transizione verde e digitale, la sanità, l’istruzione e la green economy, «come più volte denunciato dal gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle».

I firmatari della mozione esprimono la loro preoccupazione riguardo al fatto che gli spazi di indebitamento degli Stati membri verrebbero assorbiti dalle spese per il riarmo, «a svantaggio dello stato sociale e dei servizi alla persona».  La mozione rimarca come questa svolta bellicista stia minando le fondamenta dello «spirito originale del progetto di pace europeo», richiamando “Il Manifesto di Ventotene” come testo fondante dell’Unione europea ispirata ai principi di pace, libertà e democrazia.

Con la mozione, che dovrà poi essere discussa ed eventualmente approvata in aula, i proponenti invitano il Consiglio comunale di Asti a «esprimere la netta contrarietà ad ogni forma di sostegno del piano di riarmo europeo “ReArm Europe/Readiness 2030 e a chiedere al Governo italiano di non proseguire nel sostegno del piano». Al contrario si chiede di sostenere «nelle opportune sedi europee la sostituzione integrale del “ReArm Europe/Readiness 2030” con un piano di rilancio e sostegno agli investimenti che promuovano la competitività, gli obiettivi a lungo termine e le priorità politiche dell’Unione europea quali spesa sanitaria, sostegno alle filiere produttive e industriali, incentivi all’occupazione, istruzione, green economy e beni pubblici europei, per rendere l’economia dell’Unione più equa, competitiva, sicura e sostenibile»

«Non saremo più sicuri con più armi, saremo solo più vicini al fallimento – rimarca il consigliere Massimo Cerruti del Movimento 5 Stelle e ispiratore della mozione – Occorre opporsi con tutte le forze ed a tutti i livelli a questa deriva. Dopo la manifestazione a Roma del 5 aprile offerta dal M5S con una immensa folla di persone, organizzazioni, personalità tutti contro il piano di riarmo europeo, ritengo che anche e soprattutto i Comuni debbano farsi sentire perché saranno proprio loro insieme ai loro cittadini a pagare il prezzo di questa prospettiva assurda. Si tratta di un tema trasversale che coinvolge le coscienze e il futuro di tutti noi e dei nostri figli e pertanto ringrazio i consiglieri che già hanno convintamente aderito e coloro che, a prescindere dallo schieramento politico, lo faranno nel corso della discussione che mi auguro approdi prima possibile in Consiglio comunale».

[nella foto il consigliere Massimo Cerruti del Movimento 5 Stelle]

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