Da un lato la parte più sindacale di tutela della figura e del lavoro del tartufaio di libera cerca, dall’altra la creazione di iniziative che avvicinino sempre di più gli stessi trifulau ai cittadini e ai “consumatori” delle preziose pepite, per far passare in modo sempre più chiaro il messaggio sulla necessità di salvaguardare quegli straordinari equilibri naturali che portano alla nascita dei tartufi bianchi, prodotti totalmente spontanei.
E’ l’azione della neonata Federazione Liberi Cercatori Tartufi che ha due astigiani fra i suoi tre fondatori.
Qualche giorno fa la manifestazione sotto il palazzo della Regione a Torino: erano circa 400 i liberi tartufai da tutto il Piemonte per chiedere, fra le altre cose, una maggiore tutela delle aree di libera cerca, con fasce di rispetto fra una riserva e l’altra per non costringerli a fare molti chilometri da casa e a concentrarsi sulle sempre minori zone libere. Accanto a questa richiesta, quella di un aumento dei contributi della Regione ai proprietari di piante tartufigene per non farli cadere nella tentazione di tagliarle o venderle e, più in generale, azioni di tutela delle zone vocate al tartufo bianco. Con una importante critica alla cosiddetta Legge Bergesio, attualmente in discussione al Senato, che vuole equiparare il tartufo ad un prodotto agricolo da coltivazione snaturandone la sua origine spontanea (e limitandone la cavatura alle tartufaie riservate). Contro la stessa legge già aveva espresso criticità anche la stessa Giunta e sono al vaglio circa 160 emendamenti prima dell’approvazione.
Fin qui la burocrazia. E poi c’è la fantasia, con il lancio dell’iniziativa di adottare una pianta da tartufo.
«Un progetto rivolto a gruppi di privati cittadini ma anche associazioni di categorie ed aziende – spiega Giacomo Carpignano, fra i fondatori della Federazione – che potranno fare offerte in denaro da utilizzare per affittare terreni in cui mettere a dimora piante per la libera cerca. Una volta l’anno sarà organizzata una festa per tutti gli “adottanti” con degustazioni a base di tartufi». E se non si vogliono versare soldi, sono bene accetti anche terreni che vengano messi a disposizione gratuitamente per le piantumazioni.
Per ogni ulteriore informazione chiamare i numeri 328/2456136 oppure 348/8699649.