Una “prima volta” ad Asti che ha incontrato il favore di molte persone costrette a misurarsi ogni giorno con i limiti fisici imposti dall’amputazione di un arto inferiore.
E’ la camminata inclusiva originale organizzata dal Loa (Laboratorio Ortopedico Astigiano) per sabato 5 luglio ad Asti. Un evento che vuole mettere insieme, sullo stesso cammino, persone che hanno il pieno uso delle gambe insieme a quelle che, per svariati motivi, sono invece portatori di protesi in seguito ad amputazioni.
L’idea degli organizzatori che operano nel laboratorio specializzato nelle protesi per persone amputate, è quella di dimostrare che le nuove biotecnologie riescono a dare una qualità della vita sempre più alta ai pazienti che hanno subito una pesante menomazione come l’amputazione di un arto o di una parte di esso.
«Abbiamo pensato di organizzare questa camminata – spiega Diego Benotto del Loa – per dare la possibilità a chi vorrà partecipare e ha subito un’amputazione, di testare il nuovo piede protesico Otto Bock e una calzatura biodinamica BBack, aziende partner dell’iniziativa».
Infatti, scrivendo una mail all’indirizzo luca.nivino@loa-ortopedia.com sarà possibile prenotare una di queste avanzate protesi che potranno essere provate la mattina del 5 luglio, proprio durante la camminata aperta a tutti.
«Siamo così sicuri della nostra leadership nelle protesi per amputati e nella qualità delle nuove biotecnologie che presentiamo, da volerle fare provare per verificare quanto possono cambiare la vita quotidiana di chi si deve quotidianamente adattare alla nuova situazione seguita all’amputazione» dice ancora Benotto.
Il programma prevede il ritrovo dei partecipanti all’Ortopedia Loa di corso Venezia 67 con l’applicazione delle protesi a chi si è prenotato. La camminata partirà intorno alle 10 dal parcheggio dell’ospedale di Asti per fare un giro a Viatosto. All’arrivo rinfresco al Caffè Villetta, nei pressi del Cardinal Massaia.