L’amministrazione comunale di Asti giocherà anche la carta degli “ispettori volontari del decoro” per contrastare il fenomeno del degrado urbano, a cominciare dalla presenza di graffiti sui muri di palazzi, pubblici e privati, quando non addirittura su quelli dei luoghi culturali. Graffiti in primis, che i volontari dovranno segnalare all’assessorato al Decoro, la cui delega è dell’assessore Mario Bovino, affinché provveda a chiederne la rimozione al proprietario dell’immobile.
Ma anche lo stesso Comune è interessato direttamente dal problema dei graffiti dal momento che ci sono molti punti di Asti imbrattanti, ma che ricadono sotto la gestione diretta del pubblico: parcheggi, le Antiche Mura, palazzi storici, cartelli, pensiline dei bus sono tra i luoghi più bersagliati dai writer, alcuni dei quali ripropongono gli stessi disegni e le stesse scritte in più zone della città.
In particolare, si legge nell’avviso pubblico già consultabile sull’Albo Pretorio, i volontari dovranno verificare le condizioni “in cui versano le facciate e gli elementi architettonici esterni o esposti su strade pubbliche, che dovranno essere mantenuti in buona e decorosa condizione anche in relazione alle caratteristiche estetiche dell’edificio; in cui versano i muri, gli infissi, i cancelli di edifici pubblici e privati, che devono presentarsi privi di segni, graffiti e scritte abusive; in cui versa l’arredo urbano (se in buone condizioni d’uso) presente nei parchi, vie e piazze cittadine; in cui versano le saracinesche di attività commerciali, garage, autorimesse prospicienti aree pubbliche, che devono presentarsi privi di segni, graffiti e scritte abusive e in buono stato”.
I volontari, la cui associazione di riferimento sarà ricompensata con un contributo massimo di 2.000 euro, dovranno monitorare, osservare e segnalare all’assessorato al Comune ogni criticità affinché intervenga direttamente o disponga da parte dei privati la sistemazione delle criticità. Questo potrà avvenire, ad esempio, scrivendo agli amministratori di condominio.
[foto J.R. e D.P.]
Una risposta
Mi chiedo a cosa servano le mille telecamere installate da anni in tutta Asti.