Nei pressi del Giobert i residenti lamentano disagi da almeno 20 anni
«I residenti sono ormai disincantati e assuefatti, quasi fosse normale essere nella condizione di non poter uscire o arrivare con la propria auto in certi momenti di punta, non poter utilizzare i garage prospicienti il vicolo Contratti a causa di parcheggi estemporanei o auto ferme in attesa dell’uscita degli studenti». E’ ancora un classico esempio di “caos stradale” che ci viene segnalato da Paolo Ghelardi, residente in via Gandolfino Roreto e da decine di anni uno dei tanti cittadini della zona che deve fare i conti con i quotidiani imbottigliamenti a causa delle auto che portano e prendono gli studenti dell’Istituto Giobert. Una situazione insostenibile andata via via peggiorando nel corso dei decenni. Perché, stando alle parole di Ghelardi, il problema delle soste selvagge lungo via Gandolfino Roreto ha attraversato almeno cinque amministrazioni comunali e svariate amministrazione provinciali, questo solo negli ultimi 20 anni, «con soluzioni rinviate e negate in perfetta sintonia».
Ingorghi che impediscono di accedere alle proprietà private
Ma il problema andrebbe avanti dagli anni ‘70 con l’aumento del numero di auto e di studenti iscritti alla scuola. La via, a doppio senso di marcia con una pendenza rilevante, ha solo un marciapiede, ma ciò non impedisce agli automobilisti di prendere d’assalto ogni metro disponibile bloccando accessi privati, garage, cortili e creando ingorghi che rendono impossibile la vita di chi abita in zona; senza considerare i potenziali pericoli per i pedoni, studenti compresi. Specie nel pomeriggio, quando d’inverno fa buio presto, quando piove o nevica, la situazione è ancora più critica. Ghelardi ricorda che i residenti tentarono di risolvere il problema ai tempi del sindaco Florio, circa 20 anni fa, (1998-2002) proponendo «di creare un percorso pedonale a destra, salendo, installando appositi paletti, ma non se ne fece nulla».
Suggerita l’istituzione del senso unico
Ci sono altre ipotesi che i residenti lanciano per tentare di minimizzare i danni del traffico selvaggio: «Creare un senso unico tra vicolo Contratti e via Baretti a salire, evitando gli imbottigliamenti di auto e, come scelta di buon senso, realizzare un’uscita degli studenti accanto alla palestra, direttamente sul marciapiede di corso Dante, tramite una nuova scala o uno scivolo pedonale, abolendo l’accesso da via Roreto. Altre ipotesi, onerose, – continua Ghelardi – comporterebbero la costruzione di un marciapiede sul lato destro a salire con divieto di sosta esteso a buona parte della strada. Ma quest’ultima iniziativa – aggiunge il residente – farebbe temere la perdita di consensi elettorali».
(Foto di repertorio)
2 risposte
Succede dappertutto. Parcheggiano dove gli pare, in tripla fila,sulle corsie di marcia,sulle rotonde,sui marciapiedi…e guai a dirgli qualcosa ! Spesso e volentieri non sono neppure a bordo, per cui in caso di necessità non si sà neppure a chi chiedere di spostarla.
Quando andavo a scuola io i ragazzi non venivano portati a scuola dai genitori, anzi era considerato una vergogna farsi portare o venire a prendere da mammina e paparino; ci si muoveva a piotte o con bici o bus; adesso stanno allevando una generazione di rammolliti.