In gergo si chiamano refusi, ma ci sono alcuni contesti dove non dovrebbero proprio esistere. Per esempio quando si promuove il più importante evento vinicolo del Piemonte, vetrina di prodotti d’eccellenza.
Quindi il cartello, posizionato davanti a Palazzo Ottolenghi, ad Asti, che in stampato maiuscolo segnala la “RASSEGNA DEI VERMOUTH E DEI VINI AROMATIZATI“, è un errore, ma anche un po’ orrore, che avremmo dovuto risparmiare ai visitatori, specie a quelli che hanno la vista acuta.
Confidando che quell’insegna venga corretta il prima possibile, ci viene in mente la celebre battuta del ragioniere Ugo Fantozzi: “L’italiano è una lingua maledetta”. Sarà anche così, ma che amarezza constatare che, come nella mancata chiusura di piazza Roma contestualmente agli orari della Douja, spesso ad Asti si inciampa sulle questioni apparentemente più banali.