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Attualità
Anpi di Asti

Asti, rose rosse all’ex poligono di tiro per ricordare il sacrificio di Remo Dovano

Questa mattina alle 10,30 si ricorderà l’operaio partigiano della Way Assauto che preferì morire piuttosto che rivelare i nomi dei suoi compagni di Resistenza

Ottanta anni fa, proprio oggi, 4 maggio, un giovane partigiano di 24 anni, operaio della Way Assauto, veniva fucilato al politico di tiro di Sessant dalle Brigate Nere fasciste.

Era Remo Dovano, nome di battaglia “Donovan” e alla fucilazione arrivò devastato da giorni di torture e sevizie da parte dei fascisti che lo avevano sorpreso nel quartiere San Pietro  ad affiggere manifesti in cui si inneggiava alla pace e si proponeva uno sciopero dimostrativo contro la guerra. I militi dell’Ufficio Investigativo   volevano sapere da lui i nomi degli altri operai comunisti che contestavano il fascismo. Neppure quando lo misero a confronto con tre di loro cedette alla tentazione di sottrarsi alla tortura e non li tradì.

Nella sua ultima lettera alla fidanzata, Remo Dovano, consapevole che la morte si stava avvicinando, inviò idealmente un mazzo di rose rosse scrivendo nel biglietto che si sarebbero trasformate in gocce del suo sangue.

Per questo motivo sono state scelte le rose rosse, dall’Anpi di Asti, per ricordare il suo sacrificio. Questa mattina ci saranno due distinti momenti dedicati alla memoria del coraggioso operaio partigiano: alle 10,30 all’ex poligono di tiro con la deposizione dei fiori ai piedi dell’albero scelto dai fascisti per giustiziare Remo con l’esecuzione di una ballata che Daniele Dal Colle ha recentemente dedicato a lui.

Seguirà alle 11.30 un altro momento di raccoglimento al circolo Way Assauto in corso Pietro Chiesa dove l’anno scorso è stato installato un monumento dedicato a Dovano. Si leggerà una parte dell’ultima commovente lettera inviata alla fidanzata Rina.

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