Si è spenta nella sua casa di Vaglierano, con la figlia Carla e il genero Piero accanto, dopo una lunghissima vita che le ha riservato il dono della lucidità e della salute fino all’ultimo respiro. Se ne è andata così, stamattina, Teresina Torchio, 107 anni compiuti l’11 agosto scorso.
Una donna che ha speso la sua vita per il lavoro e la famiglia, senza risparmiarsi ma anche senza far mai pesare i suoi sacrifici e la sua dedizione.
Teresina era originaria dei Pianetti di Tigliole, nata da una delle tante famiglie di contadini della zona. Aveva aiutato fin dalla tenera età i genitori nei lavori in campagna, poi il grande amore della vita, Francesco, titolare di un’officina da carradore a Vaglierano, nella grande casa all’angolo dell’attuale semaforo.
Non solo moglie e madre, Teresina fu una importate risorsa lavorativa per il marito. Come lei stesse ebbe modo di raccontare, con modestia ma anche orgoglio nonostante fossero passati tanti anni da allora, aiutava il marito nei lavori di officina, grazie alla sua abilità nell’utilizzare il trapano per fare i buchi dei cerchioni di ferro da fissare alle ruote di legno e per tenere sempre in temperatura la fogia che serviva per realizzare le punte degli aratri costruiti interamente a mano.
Molto devota a Padre Pio, Teresina si è sempre affidata alle preghiere sia per ringraziare dei momenti lieti che per trovare conforto in quelli brutti quando la vita, nonostante avesse già un’età avanzata, ebbe in serbo per lei dei grandi dispiaceri legati alla scomparsa di una persona importante della famiglia.
I problemi di deambulazione sopraggiunti con l’età e la vista notevolmente calata hanno ridotto un po’ la sua attività, ma l’affetto che l’ha circondata, nella sua casa, è sempre stato una grande cura per il suo cuore e i suoi ricordi.
Con la morte di Teresina, l’intera comunità astigiana perde una preziosa testimone di una vita fatta di sacrifici, di doveri, di lavoro, di umiltà, di fede; una vita che ha accomunato la gran parte delle famiglie astigiane della prima metà del secolo scorso.
Daniela Peira