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ex mulino di corso Savona
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Asti, sbloccato il progetto per abbattere l’ex Mulino e farne un supermercato

Annunciato nel 2019, l’intervento consentirà la realizzazione di una media superficie di vendita – Si costruirà anche una nuova rotonda

Nei giorni scorsi si è sbloccata l’impasse amministrativa che, per diversi anni, ha di fatto fermato uno dei progetti più attesi nel recupero di grandi volumetrie in disuso. L’ex Mulino di corso Savona, che svetta entrando in città appena superato il ponte sul Tanaro, sta per essere abbattuto per lasciare spazio a un nuovo supermercato. A confermare la notizia è lo stesso assessore all’Urbanistica Monica Amasio. «C’è ancora bisogno di una delibera di Giunta per confermare lo spostamento dell’attuale rotonda (sul posto ce ne saranno due ndr), ma in generale sono state superate le criticità che riguardavano la nuova rotonda e la posa delle barriere richieste da RFI».

Il progetto era stato, infatti, fermato perché RFI e Anas avrebbero presentato al Comune delle precise indicazioni sul tipo di barriere necessarie tra la ferrovia e la nuova rotatoria indispensabile a modulare il traffico tra il ponte di corso Savona e via Cuneo. L’annuncio del progetto risale addirittura a dicembre 2019. A suo tempo si parlava di una struttura che si sarebbe sviluppata su due livelli, un piano terra e un altro seminterrato con numerosi parcheggi. Da quanto si è potuto apprendere, al posto dell’ex Mulino si aprirà una media struttura di vendita alimentare con superficie lorda complessiva pari a 1.823 mq e una superficie di vendita effettiva di 898 mq. Ad occupare i nuovi spazi commerciali dovrebbe essere la Lidl che si sposterebbe dall’attuale sede di corso Venezia.

Il progetto di recupero dell’area prevede anche un intervento sulla rotonda tra corso Savona e via Cuneo che verrà ottimizzata per rendere più fluido il traffico in entrata e uscita dal polo commerciale. Prevista la costruzione di una rotatoria in parte sul sedime della strada esistente e in parte sull’area ceduta per la nuova viabilità a cui si aggiunge la realizzazione di un nuovo marciapiede.
L’operazione urbanistica non è stata determinata da una decisione politica dell’attuale amministrazione (che già governava nel 2019), ma viene effettuata in autoriconoscimento, un intervento deciso dalla società immobiliare che detiene la proprietà. «Confidiamo che tutto adesso avvenga con tempistiche estremamente strette – continua l’assessore Amasio – perché l’intervento è proprio a ridosso di uno degli ingressi più importanti alla città. Abbattere quel fabbricato, oggi fatiscente, significa attuare un’innegabile riqualificazione urbana».

[foto Billi]

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