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Asti, scale da scendere e salire nel nome della partigiana “Lilia”

Oggi la dedica a Marisa Ombra della scalinata che conduce da piazza Vittorio Veneto all’ingresso del Bosco dei Partigiani.

“Asti, nonostante la lunga lontananza, mi è rimasta nel cuore, non sai quanto. E tutti voglio ringraziare per la resistenza che stiamo opponendo a questo mondo sempre più smemorato e incivile”: sono le parole inedite che Marisa Ombra, staffetta partigiana astigiana con il nome di battaglia “Lilia” ha inviato qualche mese prima di morire a Maurizia Giavelli, vicepresidente dell’Anpi di Asti.
Parole che risalgono al 2018 ma, ancora una volta, Marisa Ombra, 93enne, ha letto con lucidità verso cosa il pensiero politico italiano stava andando.
Lei, che rivolgendosi alle giovani disse: «L’importante è comprendere le regole. A me è stata necessaria l’esperienza per scoprirle e l’esperienza mi ha fornito gli elementi sui quali riflettere e farmi un’opinione. Costruirmi un punto di vista personale mi ha consentito di difendere la mia libertà e la mia dignità ogni volta che le ho sentite in pericolo. Non sempre ci sono riuscita, ma so di averci provato».
A lei e a tutto ciò che ha rappresentato per la Resistenza astigiana e per l’emancipazione femminile di tutta Italia, sarà ufficialmente intitolata la scalinata che da piazza Vittorio Veneto conduce all’ingresso principale del Bosco dei Partigiani.
L’appuntamento è per oggi, mercoledì, alle 17 con un programma che vede il saluto di Maurizia Giavelli per l’Anpi, quello del sindaco Rasero e poi gli interventi di Michela Cella dell’Anpi nazionale, di Giovanna Cristina Gado per Toponomastica Femminile, Nadia Miletto per la Commissione Pari opportunità del Comune di Asti, Nicoletta Fasano per l’Israt e Laurana Lajolo per l’Associazione Davide Lajolo. A seguire letture di Ileana Spalla tratte dagli scritti di Marisa Ombra con musica e canzoni di Daniele Dal Colle.
Un evento collaterale alla Festa del 25 Aprile che quest’anno segna gli 80 anni dal giorno della Liberazione e il centenario della nascita di Marisa Ombra.
L’intitolazione della scalinata, avvenuta in tempi record, è stata proposta dall’Anpi di Asti ed è stata sostenuta da Toponomastica Femminile, Unione Donne in Italia, Commissione Pari Opportunità Comune di Asti, Israt, Acli, Cgil, Cisl e Uil, Auser, Associazione Davide Lajolo, Nuovo Circolo Nosenzo, Circolo Remo Dovano, Associazione A sinistra Casa del Popolo, redazione Astigiani e Fondazione Bruno Ferraris.

Chi era Marisa Ombra

Una vita all’insegna dell’impegno politico, quella di Marisa Ombra. Nata ad Asti da una famiglia operaia, divenne staffetta partigiana. Alla Liberazione, lavorò per il Pci di Asti e poi diventò dirigente dell’Unione Donne Italiane. In questo ruolo lavrò alacremente per l’emancipazione femminile e la conquista dei diritti delle donne.
Affiancò la sua azione politica con quella di giornalista e scrittrice. Nel 2009 ricoprì la carica di vice presidente nazionale dell’Anpi. La sua straordinaria vita si può leggere ne “La bella politica” libro autobiografico. Iconico anche “Libere Sempre. Una ragazza della Resistenza a una ragazza di Oggi”. Muore nel 2019. Le sue ceneri sono tumulate al cimitero di Asti.

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