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Attualità
Buona notizia

Asti, si accorciano i tempi d’attesa per gli esami della patente

Grazie ad una riorganizzazione degli uffici della Motorizzazione. Ad agosto, addirittura, ci sono più posti che candidati.

Dopo ciclici periodi di grande difficoltà della Motorizzazione di Asti nel tenere dietro, in tempi contenuti, agli esami per la patente di guida, arriva una buona notizia: un cambio di organizzazione interna del lavoro ha consentito di ridurre i tempi di attesa ed entrare in quella media di 4 mesi che è lo standard stabilito dal Ministero dei Trasporti.
Standard che, va sottolineato subito, sono pochissime, in Italia, le Motorizzazioni che riescono a rispettare.
Così, dopo le critiche che sono state rivolte anche in sede locale, l’ufficio astigiano svetta e riporta in un tempo contenuto l’attesa per dare l’esame dopo il periodo di teoria e di pratica in scuola guida.
Al punto che ci si è trovati nella situazione paradossale di avere posti per l’esame ma nessun candidato prenotato.
«E’ proprio così per il mese di agosto – conferma Matteo Ratto segretario provinciale dell’associazione di categoria delle autoscuole Unasca – Abbiamo a disposizione più sedute di quelle richieste. Anche perchè, per il primo anno, la Motorizzazione ha scelto di non fare il “fermo” per vacanze e si va avanti come qualunque altro mese.
Il rientro negli standard dei 4 mesi di attesa è stato salutato con riconoscenza dalle autoscuole. «Il direttore Giorgio Turiano ci è venuto incontro nelle nostre richieste riuscendo in quello che in molte altre province non è stato possibile. Dalle attese fino a 6 mesi di qualche settimana fa, siamo arrivati a questo risultato che è stato frutto di una collaborazione molto stretta con il direttore».
Risultato possibile con una rimodulazione diversa degli impegni del personale (che rimane sempre molto scarso rispetto all’organico previsto) durante le ore di lavoro. In sostanza, non potendo contare su una disponibilità allo straordinario che è a discrezione del lavoratore, le sedute in più sono state rese possibili dal fatto che gli istruttori sono stati applicati agli esami durante i loro rientri pomeridiani previsti dal contratto. E grazie anche alla loro flessibilità nel riorganizzare il lavoro di ufficio.
In questo modo, con un intervento più strutturale rispetto ad un semplice ricorso a sedute straordinarie che, per loro natura, non possono essere messe a sistema, c’è l’aspettativa di una stabilizzazione dei tempi di attesa standard dentro i 4 mesi.
Certo, la carenza di nuovo personale in organico rimane un problema sempre presente, anche e soprattutto in vista di nuovi pensionamenti.

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