Si è conclusa sabato 4 ottobre la settimana di celebrazioni per il centenario del Mercato Coperto di Asti, organizzata da Jungla Urbana in collaborazione con Astigiani e con il patrocinio del Comune. Un ricco programma di appuntamenti culturali, artistici ed enogastronomici ha animato la storica struttura di piazza Libertà, trasformandola in un vero crocevia cittadino.

Dai laboratori per bambini alle performance musicali, dalla mostra di foto storiche alle installazioni contemporanee, passando per il dibattito sul futuro del mercato: ogni iniziativa ha registrato un’ottima risposta di pubblico. In particolare il fine settimana ha visto un’affluenza molto alta, con tanti astigiani e visitatori che hanno voluto vivere l’atmosfera speciale tra i banchi e gli spazi del mercato.

A rendere ancora più significativa la rassegna è stato il coinvolgimento diretto degli operatori e delle associazioni locali, che hanno contribuito a rafforzare il legame tra il mercato e la comunità.

«Quando siamo nati come Jungla Urbana – hanno raccontato gli organizzatori di Jungla Urbana Vittoria Briccarello e Lorenzo Delfino – avevamo l’obiettivo di scoprire e far scoprire luoghi della città alternativi e veraci a chi aveva voglia di stare insieme, divertirsi, ascoltare musica e talk subalterni. La settimana che si è appena conclusa ci ha riempito il cuore. Il Mercato Coperto è diventato crocevia cittadino, il tutto grazie principalmente agli esercenti e a chi lo ha voluto guardare come luogo vivo e pubblico. Esperienze diverse, età diverse, hanno trovato casa tra i banchi, per una settimana. Ora che Jungla è finita però il Mercato continua a essere lì, con i suoi prodotti alimentari, la sua storia, i sorrisi e la professionalità di chi ci lavora. Speriamo di aver contribuito nel nostro piccolo a farlo conoscere e di invogliare nuove attività ad entrare a farne parte: gli spazi disponibili sono molti, non resta che aspettare il bando!».

Il successo della rassegna conferma l’importanza del Mercato Coperto non solo come luogo di acquisto, ma anche come spazio di incontro e di cultura, proiettato verso il futuro con l’obiettivo di attrarre nuove attività e continuare a essere un punto di riferimento per la città.