Accessi ridotti all’ufficio anagrafe
Asti corre ai ripari e si difende dall’attacco del virus. La gente in giro se da un lato è sgomenta, dall’altro è incredula e fatalista, bambini e ragazzi a casa da scuola e genitori sotto stress sono poi la ciliegina sulla torta. “Se non mi uccide il coronavirus – ironizza a questo proposito Valeria impiegata di banca – lo faranno i miei figli”, situazioni in divenire che cambiano di ora in ora. “Mia figlia abita in Inghilterra – racconta Giovanna, un’anziana signora di ottantadue anni – avrebbe dovuto venire ad Asti il 26 marzo ma la compagnia aerea le ha già rimborsato il biglietto, con me si è raccomandata di non uscire ma come si fa?”
Fare l’abitudine alle nuove regole
E se da noi mascherine per le strade non se ne vedono c’è chi, con aria indifferente, si copre la bocca con la sciarpa o chi accenna un saluto ritraendo la mano, insomma ci stiamo abituando in fretta alle nuove regole sentendoci anche un po’ in colpa come possibili appestati. Vietato tossire, lamentarsi di un mal di testa o sternutire, vietato avvicinarsi troppo e andare allo stadio, speriamo nel caldo ma non è matematico che il coronavirus se ne andrà con l’aumentare delle temperature, e quello che si sente in giro è soprattutto voglia di normalità.
Programmazione ferie rimandata
“Gli altri anni in questo periodo programmavamo le ferie – dice Maria Teresa – adesso guardiamo le offerte e rimandiamo”. In questi giorni l’OMS ha dichiarato che il numero di persone contagiate in Cina continua a diminuire mentre, al di fuori del paese asiatico, sono stati segnalati casi in quarantotto paesi, non una vera e propria pandemia ma un virus che forse inizialmente è stato sottovalutato e per il cui contenimento occorre collaborazione.
Ingresso limitato ad una sola persona
Intanto il Comune di Asti ha messo in atto, per tutti i suoi uffici, ulteriori misure igienico sanitarie. “Noi abbiamo sicuramente limitato i colloqui ai casi urgenti – dicono da Agenzia C.A.S.A. che fa parte dei Servizi Sociali – abbiamo anche ricevuto proposte di telelavoro ma è ancora tutto da definire. Per quanto riguarda il contatto con il pubblico, in via Natta ad esempio, l’ingresso è limitato a una sola persona per volta mentre per la sanificazione – continuano – a partire dal 4 marzo le zone che di giorno in giorno vengono disinfettate, dagli uffici dei Servizi Sociali al Comando polizia Municipale, da Palazzo Civico a Palazzo Mandela all’Anagrafe, sono state calendarizzate e dalla prossima settimana anche agli sportelli di via Natta sarà solo più possibile effettuare le pratiche più urgenti previa prenotazione.”
Appuntamenti telefonici
Anche l’Ufficio Anagrafe da questa mattina (giovedì) ha iniziato a ridurre gli accessi “perché i nostri uscieri, non avendo la possibilità di mantenere la distanza di sicurezza dentro la sala d’attesa – spiega la responsabile dei Servizi Demografici, Lucia Origlia – sarebbero troppo esposti. Da oggi (venerdì) inoltre tutti i servizi, a parte le dichiarazioni (come nascite e morte) che devono essere fatte con una certa tempestività, verranno dati su appuntamento telefonico in modo da limitare l’accesso all’interno dell’edificio.”
Utenti solo agli sportelli con il vetro
E una volta dentro, le persone potranno accedere solo agli sportelli provvisti di vetro “per quanto riguarda la sicurezza dei nostri impiegati oltre alle consuete norme igieniche – aggiunge la responsabile dei Servizi Demografici – li abbiamo forniti di guanti in lattice per evitare contatti diretti con documenti o penne mentre il personale addetto alla pulizia presta particolare attenzione alla disinfettazione dei vetri delle postazioni.” Per appuntamenti con i Servizi Sociali il numero da contattare è 0141/399490 mentre per Ufficio Pass e Permessi 0141/399431, per Ufficio Elettorale 0141/399414, per Ufficio Toponomastica 0141/399412 e per certificati di Stato Civile 0141/399681.
Monica Jarre